Dopo aver fatto eleggere presidente il figlio Serdar, il padre Gurbanguly controlla la vita del Paese in modo ancora più esteso attraverso un Consiglio da lui presieduto che deve "sorvegliare" la macchina dello Stato. A partire dalle riforme economiche.
Ashgabat (AsiaNews) - Si rende sempre più evidente la strategia dell’ex-presidente del Turkmenistan, Gurbanguly Berdymukhamedov, dopo aver ceduto la carica suprema al figlio Serdar. Nominato capo del Khalk Maslakhaty, il “Consiglio di Stato” o Senato turkmeno, il leader “senior” detto anche Arkadag (“padre della Patria”) controlla la vita del Paese in modo ancora più esteso ed “elevato”, lasciando al “junior” il disbrigo degli affari correnti.
Al vertice del Senato è stato infatti insediato un “Consiglio degli Anziani”, una struttura inizialmente pensata per guidare la fondazione intitolata allo stesso “senior” per l’aiuto all’infanzia e alla gioventù, a cui “permettere di sviluppare tutte le potenzialità”. Gli “anziani” che tutelano il futuro del Paese dovranno anche sorvegliare le attività dei senatori, e il funzionamento dell’intera macchina dello Stato, “formando una base legislativa in grado di raggiungere i risultati desiderati in ogni campo della vita sociale”.
Tutto questo per preparare la prossima sessione a camere congiunte del Khalk Maslakhaty, il prossimo 24 settembre, festa dell’indipendenza del Paese, per “valutare insieme i successi conquistati” nell’ultimo periodo. Come ha spiegato Gurbanguly, il Senato “deve lavorare in stretta connessione con tutto il parlamento e il governo”, per analizzare la situazione soprattutto riguardo alle “sei direzioni principali”.
La prima area di interesse prioritario è la “formazione di società per azioni”, a cui vanno garantite le necessarie garanzie dai rischi che possono correre gli azionisti. A questo servirà un mercato azionario e una borsa per le operazioni dei fondi, che supportino una grande politica di investimenti nella sfera delle migrazioni, e nel sostegno al corso della moneta locale, il manat turkmeno.
Il secondo impegno è “l’utilizzo di nuovi metodi e tecnologie nel campo della formazione, e nella preparazione degli specialisti”, soprattutto per i settori più richiesti. Quindi si sottolinea la necessità di perfezionare il sistema sanitario, la qualità dei prodotti medicinali e la sicurezza di quelli alimentari. La quarta priorità riguarda la “modernizzazione e il perfezionamento delle attività in campo petrolifero, chimico, edilizio e tessile”, grazie a un miglioramento del clima economico, giuridico e finanziario.
Molto importante è “lo sviluppo dell’agricoltura”, che deve garantire la sicurezza alimentare del Paese e aumentare la produzione per l’esportazione. Infine, “siccome il Turkmenistan è conosciuto in tutto il mondo come uno Stato in una fase di grande sviluppo, in cui regnano la pace e il benessere”, sarà necessario allargare i rapporti di collaborazione con i Paesi stranieri e le organizzazioni internazionali.
Queste finalità, esposte solennemente dal Berdymukhamedov-padre, erano state anticipate nella riunione plenaria del consiglio dei ministri dal presidente-figlio, insistendo sull’innalzamento del corso della moneta e sugli investimenti. Il Khalk Maslakhaty avrà quindi cura di “informare il presidente del Turkmenistan di tutto il lavoro in campo economico”, e il suo leader “Arkadag” si è impegnato a preparare nel più breve tempo possibile le “relazioni sulle conquiste del Paese” in tutti i campi, da offrire al junior come viatico e testo-base per tutta la politica interna ed estera.
A conclusione della presentazione, Gurbanguly è tornato a lodare l’apporto del Consiglio degli Anziani, che permette a tutti di “godere della fedeltà immutabile all’eredità dei nostri predecessori, nella saggezza dei moniti, ciò che costituisce il principio più sacro della vita del popolo turkmeno”. Questo permetterà di agire in modo adeguato, per cui la Camera bassa del parlamento “supporterà l’azione del governo”, mentre gli Anziani e il Khalk Maslakhaty, sotto la guida del padre della Patria, “saranno direttamente a contatto con il popolo”.