Karachi, esplosione durante una celebrazione sunnita: almeno 57 morti

I fedeli celebravano l'anniversario della nascita di Maometto. È l'attentato più grave in Pakistan negli ultimi 20 anni; finora nessuna rivendicazione.


Karachi (AsiaNews/Agenzie) – Potrebbe essere un attacco suicida quello che ieri sera ha colpito un raduno di fedeli sunniti a Karachi uccidendo almeno 57 persone. L'attentato è il più grave registrato in Pakistan negli ultimi 20 anni.

L'esplosione è avvenuta nel Nishtar Park, zona sud della città; i musulmani sunniti, la maggioranza nel Paese, celebravano l'anniversario della nascita del profeta Maometto. Secondo funzionari governativi, uno o forse due kamikaze si sono fatti esplodere sotto una palco di legno, sul quale alcuni alti dignitari religiosi erano saliti per recitare le preghiere della sera davanti a circa 50 mila persone.

Finora nessuno ha rivendicato l'attentato, che ha sollevato timori di ulteriori violenze tra le due comunità musulmane. Le violenze interconfessionali in Pakistan hanno causato centinaia di vittime, in particolare a Karachi. L'anno più sanguinoso è stato il 2004, con oltre 160 morti.

Le autorità hanno ordinato massima allerta per garantire sicurezza durante i funerali di Abbas Qadri, leader del Partito religioso sunnita Tehreek, ucciso nell'esplosione di ieri. Per l'occasione si aspettano circa 20 mila persone. Insieme a Qadri è rimasto ucciso anche il suo vice, il portavoce del Partito e alcuni esponenti di altri due Partiti moderati sunniti.

Salahuddin Haider, un portavoce del governo della provincia meridionale di Sindh, ha invitato la popolazione alla calma. Subito dopo l'attentato una folla inferocita è scesa in strada agitando bandiere nere. Testimoni raccontano di motorini, macchine e autobus dati alle fiamme. La polizia ha lanciato gas lacrimogeni per disperdere la folla.

Il presidente pakistano Pervez Musharraf ha duramente condannato l'attacco e ordinato il dispiegamento di ingenti forze di sicurezza davanti alle moschee sunnite e sciite del Paese.

Su una popolazione di oltre 165 milioni di persone i sunniti rappresentano il 77%, mentre gli sciiti il 20%.