Colombo: comunità musulmana critica proposte dei deputati su matrimonio e divorzio
di Melani Manel Perera

Oltre 150 personalità dello Sri Lanka hanno firmato una lettera in cui si oppongono alle visioni "arretrate" dei parlamentari di fede islamica. Secondo loro le donne hanno già troppo a lungo sofferto gli effetti della normativa, che va "contro i principi di gentilezza, compassione e pace contenuti nella shari'ah".


Colombo (Asia News) - Accademici, professionisti di vari ambiti, leader comunitari e personalità del mondo degli affari e dei media di fede islamica provenienti da tutto lo Sri Lanka hanno respinto le proposte contenute nella legge sui matrimoni e i divorzi musulmani (conosciuta anche come MMDA) avanzate dai deputati di fede islamica. 

Secondo i 158 esponenti, che hanno firmato una dichiarazione contraria alla normativa, le raccomandazioni parlamentari sono arretrate e vanno a discapito dei più vulnerabili, in particolare delle donne e delle ragazze musulmane, che hanno a lungo sofferto le ingiustizie e le discriminazioni della legge.

“Siamo sconvolti dal fatto che i parlamentari musulmani, che in precedenza avevano approvato decisioni progressiste sulla riforma dell'MMDA, con questo documento abbiano completamente ribaltato le loro posizioni”, si legge nella lettera inviata nei giorni scorsi al ministro della Giustizia. “Questa condotta non affronta la difficile situazione delle vittime che continuano a condividere a grande rischio dolore e maltrattamenti ai sensi della legge. Queste proposte sono un riflesso di gruppi comunitari guidati esclusivamente da uomini che hanno ripetutamente minato una riforma della MMDA. Queste proposte segnalano solo convenienza politica e non sviluppo a lungo termine della società musulmana in Sri Lanka”. 

In particolare, le legge sui matrimoni e divorzi secondo i firmatari, tra le altre cose, non affronta a livello legale il problema dei matrimoni precoci, impedisce alle donne di prendere decisioni in autonomia rendendo necessaria la firma di un tutore maschio in caso di matrimonio e divorzio, non affronta gli effetti dannosi della poligamia, esclude le donne dalla possibilità di officiare i matrimoni e fossilizza le divisioni e le gerarchie all’interno della comunità musulmana. 

“Siamo estremamente delusi dalle posizioni arretrate assunte dai deputati musulmani. Queste posizioni vanno contro i principi di gentilezza, compassione e pace contenuti nella shari'ah. Vanno anche contro la costruzione di un'identità musulmana dello Sri Lanka che sostenga la Costituzione del Paese e rappresenti il pensiero illuminato dell'Islam in tutto il mondo musulmano", continua la dichiarazione, sottolineando che “la mancanza di riforme in tutti questi decenni ha colpito generazioni intere di comunità musulmane".

Per queste ragioni gli esponenti del mondo musulmano hanno invitato il ministro della Giustizia e il governo dello Sri Lanka a respingere le proposte dei deputati musulmani e a procedere con riforme costruttive della legge.

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