Ho Chi Minh City, malati di Aids non cattolici scoprono il perdono nella passione di Gesù
di JB. VU

Un gruppo di malati di Aids segue le attività della parrocchia di Vuon Xoai, nell'arcidiocesi dell'ex Saigon. "Veniamo qui perché, anche se non siamo cattolici, non veniamo discriminati"


Ho Chi Minh City (AsiaNews) – Un gruppo composto da 20 giovani malati di Aids, anche non cattolici, sta celebrando la Settimana Santa insieme ai fedeli della parrocchia di Vuon Xoai, nell'arcidiocesi dell'ex Saigon. I ragazzi hanno fra i 20 ed i 35 anni e dicono di voler partecipare ai riti perché "qui non vi è alcuna discriminazione": leggono la Bibbia, condividono le proprie esperienze di vita e raccontano i loro fallimenti e i loro mali; nella passione di Gesù, scoprono la misericordia ed il perdono.

Dopo aver letto un brano del Nuovo Testamento, uno di loro ha detto: "Ho peccato davanti a Dio, ma egli mi ha perdonato molte volte. Amo la mia vita e so che, anche se sono nella fase terminale della malattia, Gesù mi ama e continuerà a farlo". Un altro ha aggiunto: "Io ho appena conosciuto Cristo, ma credo che Egli mi ami. Prima ero un criminale, ora voglio creare una nuova vita per me stesso e per la mia famiglia".

Seduti intorno ad un tavolo, hanno ascoltato le confessioni di ognuno, diverse per le situazioni e i trascorsi personali, ma uniti dalla fede. Anche due ragazze buddiste hanno partecipato alle attività della parrocchia e, durante l'incontro, hanno voluto sapere cosa fosse la Settimana Santa e la Santa Croce. Un giovane ha spiegato loro la storia di Simone il cireneo, che aiuta Cristo sul Calvario; dopo ciò una delle due ha esclamato: "Posso capire questa storia. Qui mi sento di voler bene a Gesù ed alla sua Chiesa perché non vi sono discriminazioni di alcun tipo: mi sento accettata ed amata".

Un altro ragazzo, animista, racconta ad AsiaNews: "Io non conosco la Settimana Santa e l'importanza che i cattolici danno a questi misteri, ma credo che Gesù ami anche me. Ho vissuto con l'Aids e nella tenebra del peccato per 12 anni. Ora sono sicuro che Gesù ed il Padre mi perdoneranno e per questo ho deciso di cercare di vivere nel bene per il resto della mia vita".