Myanmar: milizie Wa arrestano e rimpatriano 1200 cinesi per truffe online

Le notizie di oggi: i talebani afghani contro Islamabad per la chiusura del valico di Torkham. Manila vuole un taglio delle tariffe sul riso da importazione per contenere l’escalation dei prezzi. La Silicon Valley indiana paralizzata dagli scioperi dei mezzi. Il premier giapponese annuncia un rimpasto di governo e misure economiche “drastiche”. In Israele la rivolta di artisti e personaggi di cinema e tv per l’accordo di collaborazione nel settore fra Tel Aviv e Mosca. Il parco “Valle della Tigre” in Tagikistan entrerà fra i patrimoni Unesco. 


CINA - MYANMAR
Lo United Wa State Army (Uswa), fra le più potenti milizie etniche del Myanmar, attivo nell’est del Paese, ha arrestato e rimpatriato oltre 1200 cinesi coinvolti in truffe online in un’area dello Stato Shan sotto il loro controllo. In Asia il fenomeno delle truffe in rete è sempre più diffuso: le persone fermate sono state consegnate alla polizia cinese oltre-confine nella città di Pangkham.

AFGHANISTAN - PAKISTAN
I talebani criticano la chiusura del principale valico di frontiera col Pakistan (Torkham), deciso in settimana dopo scontri tra forze di sicurezza dei due Paesi. Per gli studenti coranici l’interruzione degli scambi commerciali voluta da Islamabad causerà pesanti perdite alle imprese. Centinaia di camion carichi di merci sono bloccati e i commercianti lamentano pesanti ripercussioni. 

FILIPPINE
Il ministero delle Finanze raccomanda una serie di misure, tra cui il taglio delle tariffe sul riso importato, per frenare l'impennata dei prezzi al dettaglio che traina l’inflazione. La proposta è di ridurre i dazi dal 35% ad un valore fra 0 e 10%. Il governo sta inoltre incoraggiando l’importazione di grandi quantità dal settore provato e la velocizzazione delle procedure di sdoganamento. 

INDIA
Migliaia di autisti delle compagnie di trasporto Uber e Ola hanno promosso oggi il più ampio sciopero di categoria, facendo restare a piedi moltissimi pendolari fra cui studenti e dipendenti della cosiddetta “Silicon Valley indiana”. Alla base della protesta un programma del governo del Karnataka per il trasporto gratuito delle donne sugli autobus pubblici “non premium”. 

GIAPPONE
Il premier Fumio Kishida ha annunciato un rimpasto di governo in settimana, seguito da un pacchetto di misure economiche “drastiche” per sostenere la fragile ripresa economica. L’obiettivo è di tutelare i cittadini dall’aumento dei prezzi, sostenere i salari e far crescere gli investimenti. La dichiarazione del capo del governo è anche legata al crollo dell’indice di gradimento dell’esecutivo. 

RUSSIA - ISRAELE
Decine di operatori culturali, del cinema e della televisione in Israele hanno diffuso una lettera aperta di protesta contro l’accordo intergovernativo firmato il 6 settembre dall’ambasciatore di Tel Aviv a Mosca con la ministra della cultura Olga Ljubimova. Un patto siglato nell’ambito della produzione cinematografica e considerato “una vergogna: non si può collaborare con una dittatura”.

TAGIKISTAN - ARABIA SAUDITA
Il parco nazionale della “Valle della Tigre”, nella parte meridionale del Tagikistan, verrà inserito nella lista del patrimonio universale dell’Unesco nella sessione che si è inaugurata ieri e proseguirà sino al 25 settembre a Riyadh, in Arabia Saudita. La nomina è stata sponsorizzata dall’Accademia russa delle scienze, quale unica foresta ripariale incontaminata al mondo, con animali rari.

ARMENIA
Nella città di Goris, nel sud dell’Armenia, sono stati fermati e messi ai domiciliari, il blogger Mikael Badalyan e il giornalista di Sputnik Armenia Ašot Gevorkyan, noti opinionisti armeni filo-russi. Entrambi sono accusati di traffico clandestino di armi da fuoco insieme ad altre sette persone nella zona di frontiera con l’Afghanistan. Osservatori parlano di “provocazione contro la Russia”.

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