Settimana di preghiera per la libertà religiosa in Corea del Nord

L'iniziativa è stata lanciata dalla Coalizione per la libertà in Corea del Nord ed è stata appoggiata dall'Ong Open Doors, che ha pubblicato la testimonianza di una cristiana sopravvissuta ai gulag del regime stalinista guidato dal "caro leader" Kim Jong-il.


Santa Ana (AsiaNews) – La Coalizione per la libertà in Corea del Nord ha lanciato una settimana di preghiere a favore della libertà religiosa nel Paese dominato dal regime stalinista di Kim Jong-il, che si svolgerà dal 22 al 30 aprile in tutto il mondo.

All'appello ha risposto Open Doors, un'organizzazione non governativa cristiana con sede negli Stati Uniti, che ha pubblicato la testimonianza di una sopravvissuta al gulag ed ha chiesto a tutto il mondo, politico e privato, di "unirsi agli sforzi internazionali per far cessare queste atrocità" .

Nel suo racconto, Soon Ok Lee, la cristiana sopravvissuta, ha definito il regime di Pyongyang "il male peggiore del mondo". "Il campo in cui sono stata mandata – racconta – si trova nella provincia meridionale di Pyung-yang. All'interno vi erano rinchiusi circa 6 mila prigionieri, 4 mila maschi e 2 mila femmine. Molti di loro erano stati mandati lì per motivi assurdi".

"Alcuni – spiega – sono stati condannati perché trovati in giro a cercare cibo senza autorizzazione. Molte sono madri, che cercano qualcosa da mangiare per i loro figli. 'Perché non posso mangiare, almeno una volta, fino ad essere sazia? Perchè i miei figli devono morire per la mancanza di cibo ed il governo non fa nulla?'. Per Pyongyang, questo pensiero è da condannare perché rappresenta una 'ideologia cattiva e corrotta'".

"Se la madre arrestata per un motivo del genere è incinta – continua - viene costretta a d abortire. Questo viene fatto in omaggio alla legge che prevede 'l'eliminazione del seme del criminale fino alla terza generazione'. Se il bambino sopravvive all'aborto, subito dopo il parto viene strangolato davanti alla madre".

"Sono stata testimone oculare anche di esperimenti bellici condotti su degli esseri umani, ed ho sentito un militare dire che se le armi chimiche sono fatte per uccidere il nemico, è inutile provarle su degli animali, quando si hanno degli uomini a disposizione".

"La situazione dei cristiani – sottolinea - è terribile. Se cantano un inno nel campo, o vengono trovati a pregare, vengono torturati. Se non rinnegano Dio, vengono uccisi in maniere atroci. Ho visto dei metodi di tortura e morte che non posso descrivere, ma che non posso neanche dimenticare".

"Sono stata torturata anche io – conclude - e ne porto ancora i segni: ho la parte sinistra della bocca storta a causa dei colpi che mi sono stati inferti e per lo stesso motivo non ho più denti. Ho vissuto a contatto con il dolore fisico per molto tempo, ma ora mi attanaglia un dolore più profondo, interno, al pensiero di così tante persone che ancora si trovano in quella situazione".