Vescovi filippini per migliorare la situazione nelle carceri

Durante la conferenza i 100 delegati discuteranno di come rendere più umana la permanenza dei detenuti.


Baguio City (AsiaNews/Cbcp) - Inizia oggi al seminario san Pablo di Baguio City una conferenza di tre giorni organizzata dalla Commissione per la cura dei prigionieri (Ecppc), organo  della Conferenza episcopale filippina (Cbcp). Il tema della conferenza è "Condividere la nostra vita nuova con te". Il congresso vuole promuovere una evoluzione del sistema carcerario per renderlo più umano, ed esaminerà i problemi che riguardano  la giustizia, il ministero dei religiosi nelle carceri, il sistema giudiziario giovanile ed altre tematiche. Parteciperanno 100 persone, fra cappellani e volontari che operano nelle carceri provenienti da diverse diocesi.

Il sistema carcerario delle Filippine soffre di sovrappopolazione: a Manila in un carcere costruito per ospitare 800 detenuti si sono superate le 5 mila presenze. La prigione di Quezon City è una struttura per 815 persone, ma è arrivata ad ospitare quasi 3500 carcerati. Questo significa che ogni detenuto ha uno spazio  vitale inferiore a 0,3 metri quadrati a fronte dai tre metri quadrati a detenuto richiesti dalle Nazioni Unite. Le carceri hanno pochi fondi e mancano di personale. I detenuti muoiono per tubercolosi, varicella e altre semplici malattie che si diffondono con rapidità. Inoltre molti prigionieri muoiono prima del processo.

La Cbcp ritiene che i detenuti sono i più poveri fra i poveri, e quindi meritano l'attenzione della chiesa. La Ecppc opera già nelle prigioni con un servizio di volontari che lavorano per la riabilitazione del settore.

Il 23 aprile, ultimo giorno del congresso, i partecipanti visiteranno il carcere di Baguio City, il carcere del distretto di Benguet e il carcere provinciale.