Il governo israeliano permette a Theophilos III di presiedere la liturgia pasquale
di Arieh Cohen

Ufficialmente lo stato d'Israele ritiene ancora come legittimo il patriarca Ireneos, deposto dal Sinodo ortodosso, e si rifiuta di riconoscere Theophilos.


Gerusalemme (AsiaNews) - Migliaia di monaci greco-ortodossi, sacerdoti e fedeli laici hanno preso parte ieri alla celebrazione del "Sabato dell Luce" (Sabato santo) nella basilica del Santo Sepolcro, alla vigilia della Pasqua secondo il calendario ortodosso.

Come ogni anno, il momento culminante è stato quando il patriarca greco-ortodosso ha portato fuori dall'edicola del Santo Sepolcro la torcia, accesa con "un fuoco miracoloso dal cielo", come recita la tradizione popolare ortodossa. Fino all'ultimo non era chiaro se il governo d'Israele avrebbe permesso al patriarca Theophilos III di presiedere la celebrazione. Alla fine il governo si è piegato alle pressioni dell'opinione pubblica ortodossa di tutto il mondo e ha lasciato che il patriarca svolgesse i suoi doveri liturgici, mentre il suo deposto predecessore, Ireneos, rimaneva nella sua residenza, circondato dalle sue guardie armate.

Dal punto di vita ufficiale, per il governo israeliano Ireneos è ancora il patriarca legittimo e rifiuta di riconoscere Theophilos. In effetti, come condizione per il suo riconoscimento, il governo vuole che Theophilos  avalli le vendite fatte da Ireneos, che hanno permesso il trasferimento di importanti proprietà dal Patriarato di Gerusalemme a delle ditte immobiliari israeliane.

Ireneos è stato deposto proprio a causa di quelle vendite, che hanno scandalizzato e offeso l'opinione pubblica cristiana. Lo stesso Ireneos nega di aver autorizzato quelle vendite e afferma che i contratti firmati sono dei falsi, fabbricati ad arte.