Manila e Tokyo rafforzano la difesa marittima comune contro Pechino
di Stefano Vecchia

Il presidente Ferdinand Marcos Jr. e il premier Fumio Kishida hanno finalizzato i dettagli di un accordo di cooperazione militare nel Mar cinese meridionale. I colloqui erano stati avviati il mese scorso. Nel frattempo la Cina ha continuato a pretendere per sé le zone economiche che apparterrebbero alle Filippine e altri Paesi del sud-est asiatico.


Manila (AsiaNews) – Si è appena concluso a Tokyo un incontro di due giorni per commemorare i 50 anni di relazione tra l’Associazione delle nazioni del sud-est asiatico (Asean) e il Giappone. Un vertice durante il quale sono stati fatti ulteriori passi avanti in termini di cooperazione difensiva tra il governo filippino e quello giapponese.

Ieri il presidente Ferdinand Marcos Jr. e il premier giapponese Fumio Khisida hanno tenuto colloqui diretti durante i quali i due leader hanno meglio definito il percorso verso una rapida conclusione dell’Accordo di accesso reciproco (Reciprocal Access Agreement) per rendere possibile l’invio di contingenti militari nei rispettivi Paesi per esercitazioni congiunte e il rafforzamento delle rispettive guardie costiere per contrastare le manovre sempre più aggressive della Cina nel Mar cinese meridionale. Le iniziative cinesi si collocano infatti in aree marittime considerate da Manila di esclusiva competenza economica e strategica, ma Pechino ha costruito infrastrutture militari, avviato prospezioni alla ricerca di risorse sottomarine e bloccato il transito di imbarcazioni filippine, incurante delle proteste ufficiali di Manila e delle denunce presentate alle autorità internazionali competenti.

Il dialogo per l’Accordo di reciproco accesso ea stato avviato ufficialmente il mese scorso con la visita di Kishida a Manila. Giudicato da Marcos “estremamente significativo”, “non soltanto per la sicurezza, ma anche in termini di preparazione e mitigazione in casi di emergenza”, prevede che Tokyo installi un sistema di controllo radar costiero, incluso in un “pacchetto” di sviluppo ufficiale sulla sicurezza. In base a un memorandum di accordo sulla cooperazione tra le guardie costiere dei due Paesi, inoltre, Tokyo ha proposto un ulteriore rafforzamento per garantire una maggiore sicurezza sui mari.

Un programma significativo, a cui si aggiungono gli accordi rinnovati di recente per la presenza in di contingenti statunitensi nelle Filippine che serviranno all’addestramento e al pattugliamento delle aree marittime contese. Sono inoltre attive anche altre iniziative bilaterali che coinvolgono marine di varie nazioni e che hanno lo scopo di garantire il libero transito delle merci in una regione essenziale per i commerci mondiali. Tuttavia Pechino con sempre maggiore assertività pretende per sé le zone economiche che appartengono ai Paesi del sud-est asiatico in base a mappe che non sono riconosciute a livello internazionale.

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