Il regime cinese si scaglia contro le offerte rituali ai defunti

Secondo il ministero degli Affari civili sono "oscene e volgari, oltre che pura superstizione". Fra le offerte al momento più in voga vi sono i modellini di viagra,  macchine lussuose e showgirls.


Pechino (AsiaNews/Scmp) – Il Partito Comunista cinese, ateo, lancia un nuovo attacco contro l'aspetto religioso della vita dei suoi cittadini: saranno presto "fuori legge" le offerte funebri rituali, in atto nel Paese da circa 3 mila anni.

Dou Yupei, vice ministro degli Affari civili, ha dichiarato infatti il 23 aprile a Chengdu, nel corso di una conferenza, che "il governo sta lavorando ad una revisione dei servizi funebri per proibire il rogo rituale delle offerte, chiaramente superstizioso".

In Cina è una pratica comune quella di bruciare davanti alla pira del defunto una serie di simulacri, in carta, che rappresentano i lussi o le cose necessarie a quest'ultimo nell'aldilà. Ora, non sarà più possibile.

"Bruciare queste cose – sottolinea Dou – non solo incoraggia la superstizione nel Paese, ma è anche osceno e volgare". Al momento, i simulacri più in voga sono il viagra, le supergirls [una sorta di cantanti-soubrette ndr] e le auto di lusso, ma vengono bruciati anche modellini di villaggi e terreni.

"Chi brucia ville, attrici o autovetture – ha concluso, serio, il vice ministro - sarà punito dal ministero del Terreno, da quello dei Trasporti o da quello degli Affari civili".

"Da sempre, nessuno aveva alcuna sicurezza che il defunto potesse godere nell'altra vita dei lussi bruciati dai suoi cari", scrive a commento della notizia un giornalista di Hong Kong. "Ma le autorità della Cina continentale   continua - vogliono essere del tutto sicure che i suoi cittadini non godano in un'altra vita quei benefici che non hanno potuto avere su questa terra".