Attivo da qualche settimana il primo ramo della Catena dei ristoranti della Fratellanza umana, che si ispira al documento firmato da papa Francesco e dall'imam di Al Azhar. Fornisce pasti completi e gratuiti a persone bisognose. Mons. Gaid Yoannis Lazhi ad AsiaNews: la struttura “funziona molto bene” e ha ricevuto una risposta “positiva”. L’obiettivo è “garantire cibo a 5mila famiglie ogni anno”, previste iniziative anche in occasione del Ramadan.
Il Cairo (AsiaNews) - Un “sogno diventato realtà” pensato e sviluppato in nome della “umanità, fratellanza, solidarietà e amore” fra persone in un momento di estremo bisogno. Così mons. Gaid Yoannis Lazhi, già segretario personale di papa Francesco e rappresentante della Santa Sede nell’alto Comitato per la Fratellanza umana, racconta la “missione” del ristorante “Fratello” inaugurato il 9 gennaio scorso al Cairo, in Egitto. A poco più di un mese di distanza, racconta ad AsiaNews, la struttura “funziona molto bene sia nell’offrire i pasti alle famiglie disagiate sia nel ricevere donazioni dalle persone e dalle istituzioni” a sostegno dell’iniziativa stessa. “Stiamo constatando - prosegue - una risposta molto positiva e diversi canali televisivi arabi hanno visitato il ristorante facendo dei bei servizi”.
Alla presenza del ministro egiziano della Solidarietà sociale Nevin Al-Kabbaj, il mese scorso ha aperto i battenti il primo ramo della Catena dei ristoranti della Fratellanza umana, che beneficia di un contributo finanziario del 20% sul totale delle spese dal governo del Cairo. All’evento hanno partecipato lo stesso mons. Lazhi, l’ambasciatrice Nabila Makram ex ministro dell’Immigrazione, fondatore e presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Fahim, e Osama Al-Azhari, consigliere del Presidente della Repubblica egiziana.
All’inaugurazione il 9 gennaio vi erano anche diversi ambasciatori e personaggi pubblici, influenti e apprezzati sia in Egitto che all’estero, oltre a un gruppo di famiglie che, per prime, hanno beneficiato dell’assistenza e provenienti da ogni parte dell’Egitto. In precedenza, nel maggio 2023, il ministero egiziano della Solidarietà sociale e la Fondazione della Fratellanza umana hanno sottoscritto un protocollo in base al quale i ristoranti forniranno pasti completi sul piano nutrizionale e gratuiti alle famiglie bisognose. I pasti saranno forniti a tutte le fasce della società attraverso il contributo di chi è in grado di sostenere il costo a favore di chi non può.
“Il target - prosegue mons. Lazhi, presidente dell’associazione Bambino Gesù del Cairo Onlus e già responsabile della Chiesa di san Francesco nella Casa di Abramo, negli Emirati Arabi Uniti - è quello di garantire cibo a 5mila famiglie ogni anno. Inoltre, durante il mese di Ramadan [di digiuno e preghiera, sacro ai musulmani] verranno organizzati da tre a cinue eventi per dare pasto a 2500 persone”. “Le famiglie che vengano accolte ogni giorno - conclude l’alto rappresentante Vaticano - sono tra le 13 e le 15” e ciascuna di esse è formata da “almeno 6 fino a 8 persone”.
Il ristorante offre un menù unificato per tutte le categorie, contenente molte opzioni, tra cui i pasti destinati ai bambini con un valore nutrizionale e salutare completo, simile a quello che viene definito “Happy Meal” dei ristoranti commerciali. Commentando l’iniziativa, che sarà destinata a proseguire e ampliarsi, il ministro della Solidarietà sociale ha sottolineato che la fraternità rappresenta il vincolo universale dell’umanità, a prescindere dall’appartenenza di classe, alla fede religiosa o alle idee politiche. “Contribuire a garantire tali diritti - ha proseguito Kabbaj - è un dovere di tutti, soprattutto delle istituzioni finanziarie e dei gruppi economicamente all’avanguardia”. L’alta rappresentante del governo del Cairo ha concluso parlando della fondazione Fratellanza umana ricordando che è una “organizzazione di beneficenza senza scopo di lucro”. Infine ha rinnovato l’appello “a sostegno della fratellanza umana, uniformandosi ai valori e ai principi del Documento sulla ‘Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune’, sottoscritto da papa Francesco e dal grande imam Ahmed Al-Tayebb”. L’ambasciatrice Nabila Makram, della Fondazione Fahim, ha fatto riferimento al protocollo di cooperazione tra la Fondazione Human Fraternity e la Fondazione Fahim per il sostegno psicologico. E ha apprezzato il progetto del ristorante Human Fraternity “che costituisce una forma di sostegno psicologico per i gruppi più bisognosi e, nel contempo, una forma di sostegno alla famiglia”.
La Fondazione Human Fraternity, nata nel 2022, in due anni si è affermata come realtà di primo piano per la società civile egiziana. Essa ha dato vita a numerosi progetti, tra cui l’orfanotrofio “Oasi della Pietà”, i Convogli medici, l’Ospedale pediatrico “Bambino Gesù" del Cairo (il primo Ospedale del papa fuori dall’Italia) e la Scuola della Fratellanza Umana per le persone portatori di disabilità, oltre alla serie di ristoranti della Fraternità Umana “Fratello”. Una realtà che si sviluppa grazie all’opera di “persone che hanno lavorato duramente, instancabilmente e con dedizione” osserva mons. Lazhi e che ha portato “in tempi record all’apertura del primo ramo della catena dei ristoranti”. “Tutti sappiamo - conclude - quanto sia importante la bontà, l’umanità, la fratellanza, la solidarietà e l’amore” per “essere migliori, essere utili a noi stessi e agli altri, lasciare qualche segno o effetto positivo sui sentieri della vita. Tutti speriamo di ridurre le sofferenze che ci circondano”.