Le notizie di oggi: medici sud-coreani in sciopero il 18 giugno contro la riforma governativa. Crisi economica e mancanza di lavoro causano un crescente abbandono scolastico in Laos. Almeno sette uomini della sicurezza uccisi in una esplosione in Pakistan. Arcivescovo armeno invoca una protesta di piazza contro le concessioni territoriali governative all’Azerbaigian.
ISRAELE - PALESTINA - LIBANO
Il leader centrista Benny Gantz si è dimesso dall’esecutivo di emergenza guidato dal premier Benjamin Netanyahu, che ora potrà contare solo sul sostegno dell’ultra-destra ma continua ad avere i voti necessari per governare. Intanto gli Stati Uniti hanno rafforzato la pressione per una tregua a Gaza, ipotizzando anche una votazione all’Onu. Fra i quattro ostaggi liberati nel fine settimana, al prezzo di altri tre morti secondo Hamas e di almeno 243 vittime civili nella Striscia, vi è Noa Argamani, israeliana di origini cinesi che ha riabbracciato la madre malata terminale. L’aviazione continua a colpire a nord, in territorio libanese contro obiettivi di Hezbollah, causando due morti.
COREA DEL SUD
Il più importante gruppo lobbistico di dottori ha indetto uno sciopero per il 18 giugno contro il piano di riforma sanitario del governo che, da settimane, agita la classe medica del Paese. Secondo l’Associazione medica coreana (Kma), che rappresenta 140mila professionisti del settore, almeno il 74% intende aderire alla “azione collettiva” contro un piano che distruggerebbe il sistema.
LAOS
Gli studenti di medie e superiori in Laos abbandonano la scuola per la crisi economica attraversata dal Paese e la mancanza di lavoro. Sempre meno giovani si iscrivono all’università, con il numero dei laureati che è in calo da tre anni consecutivamente. L’inflazione ha determinato un aumento dei prezzi, compreso cibo e trasporti, mentre crollano gli investimenti governativi per l’istruzione.
ARMENIA - AZERBAIGIAN
L’arcivescovo Bagrat Galstanian invita i sostenitori a protestare per costringere alle dimissioni il governo del primo ministro Nikol Pashinian, nel mirino dei manifestanti per le concessioni territoriali all’Azerbaigian. Rivolgendosi alla piazza il leader della Chiesa apostolica armena ha invocato quattro giorni di dimostrazioni da oggi e una sessione speciale all’Assemblea nazionale.
PAKISTAN
Almeno sette uomini dei reparti della sicurezza in Pakistan sono stati uccisi in una esplosione, cui è seguito un intenso scambio a colpi di arma da fuoco, con gruppi miliziani. Una fonte anonima governativa riferisce che l’attacco è avvenuto ieri ed era diretto a una postazione dell’esercito nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa. Al momento non si registrano rivendicazioni per l’attentato.
RUSSIA - AFGHANISTAN
Il governo della repubblica caucasica russa del Daghestan ha concluso un accordo commerciale con i rappresentanti dei talebani al Forum economico di San Pietroburgo, con l’appoggio esplicito del presidente Vladimir Putin. Il direttore della Camera di commercio di MakhaĨkala, Badrutin Magomedov, lo ha definito “il primo accordo globale con il nuovo governo dell’Afghanistan”.
INDIA
Il 73enne Narendra Modi ha prestato giuramento ieri come primo ministro indiano per un terzo mandato, in seguito alla vittoria (dimezzata) alle ultime elezioni che hanno sancito la perdita della maggioranza assoluta per il Bjp. Una battuta d’arresto elettorale che metterà alla prova la sua capacità di governare. Alla cerimonia nel palazzo presidenziale a New Delhi erano presenti migliaia di dignitari, i leader di sette Paesi dell’area, star di Bollywood e gli industriali.
TAGIKISTAN - CINA
Nella clinica repubblicana oftalmica di Dušanbe è giunto un gruppo di medici specialisti dalla Cina. Gli specialisti offrono visite e operazioni gratuite alla cataratta per oltre 500 persone, come ha comunicato il ministero della salute del Tagikistan, spiegando che l’iniziativa è concordata nell’ambito del programma “Salute express: un viaggio luminoso” insieme ai cinesi.