Il primo ministro di Hamas ha motivato la domanda, fatta a Jihad e Comitato di resistenza popolare, con il timore che Israele possa decidere di inviare truppe di terra nella Striscia di Gaza per fermare gli attacchi con i Qassam.
Gerusalemme (AsiaNews) Il primo ministro del governo palestinese di Hamas, Ismail Haniyeh, avrebbe chiesto al Jihad ed al Comitato di resistenza popolare di sospendere il lancio di razzi Qassam contro Israele. E' quanto sostengono "autorevoli fonti" di Hamas citate oggi dal quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth.
Secondo tali fonti, Haniyeh avrebbe motivato la sua richiesta agli esponenti delle due organizzazioni, con il timore che Israele possa decidere di inviare truppe di terra nella Striscia di Gaza per fermare gli attacchi con i razzi. Inoltre, i bombardamenti dell'artiglieria israeliana che, come è accaduto anche ieri, replicano ai lanci dei Qassam, tentando di colpire il sito di partenza dei razzi, nuocciono agli interessi palestinesi.
Haniyeh ha già condannato pubblicamente gli attacchi con i razzi Qassam, che sono di fabbricazione locale e semiartigianale, ma fino ad oggi il governo palestinese non ha preso misure per fermare gli attacchi. Al contrario, il portavoce di Hamas ha ripetutamente sostenuto che "gli attacchi con i Qassam sono una risposta naturale all'aggressione israeliana".
In realtà, se il lancio di Qassam fatti da Gaza riuscissero a colpire la centrale di Ashkelon, che produce un quarto dell'energia elettrica del Paese, è prevedibile che la reazione israeliana di concretizzerebbe in un attacco di vaste proporzioni contro la Striscia di Gaza. I palestinesi sono stati avvertiti varie volte, attraverso diversi intermediari, che questo scenario si dimostrerebbe costoso per loro. Ma ancora ieri 8 razzi sono stati lanciati verso la parte sud di Ashkelon, dove sorge la centrale e il Jihad islamico ha rivendicato l'attacco.