Malaysia, Consiglio interreligioso contro corso biblico fuori da una moschea
di Joseph Masilamany

Presa di posizione condivisa dalla Chiese cristiane dopo che un video divenuto virale in rete rischia di essre strumentalizzato per creare nuove tensioni. "Nel propagare la propria fede i gruppi religiosi seguano un'etica rispettando i luoghi di culto degli altri".


Kuala Lumpur (AsiaNews) - Il Consiglio consultivo malese di buddismo, cristianesimo, induismo, sikhismo e taoismo ha esortato un comitato di Surau a Malacca a sporgere denuncia alla polizia contro un gruppo non identificato che promuoveva un corso biblico gratuito al di fuori della sua sede, davanti a una moschea. Un gesto che rischia di esporsi a strumentalizzazioni in un Paese che non può permettersi un'ulteriore escalation di incomprensioni religiose dopo la recente questione dei calzini con la scritta che richiamava Allah.

Il Consiglio interreligioso, in una dichiarazione, ha affermato che è molto sbagliato per qualsiasi gruppo religioso propagare il proprio credo al di fuori della casa di culto di un'altra fede. Il presidente del Consiglio Tan Hoe Chieow ha detto che i gruppi religiosi dovrebbero seguire un’etica rispettando gli altri nel propagare la loro fede.

L'incidente è emerso da un video di 16 secondi che sta facendo il giro del Paese attraverso i social media. Il filmato mostra un piccolo gruppo di persone sedute e in piedi vicino a un carrello di libri con un cartello che recita "Corso biblico gratuito". Tan ha espresso la convinzione che le persone coinvolte possano appartenere a qualche “setta deviata”, poiché le Chiese cristiane tradizionali del Paese non infrangono le leggi del Paese facendo proselitismo tra i musulmani. Ha chiesto l'aiuto delle Chiese e dei leader cristiani per identificare il gruppo. “La Costituzione federale preveda il diritto di professare e praticare qualsiasi religione, ma è vietato propagandare altre religioni ai musulmani”, ha ribadito Tan.

Il politico del DAP (Partito d'Azione Democratico), Cassel Krishnan, ha condannato fermamente la promozione di corsi biblici gratuiti all'esterno di una moschea, definendo l'incidente irresponsabile, ma ha anche messo in guardia dalla politicizzazione dell'accaduto. Krishnan ha affermato che “il rispetto e la tolleranza non sono facoltativi, sono imperativi", aggiungendo che “le Chiese e i gruppi cristiani di Malacca sono sempre stati prudenti e saggi nel condurre le loro attività in pubblico”.

Malacca è stata la città di passaggio attraverso la quale i primi semi del Vangelo sono stati portati nella penisola malese dai conquistatori portoghesi nel XVI secolo. Dopo di loro poi arrivarono poi gli olandesi. Mentre si dice che Terengganu contenga le prime testimonianze dell'arrivo dell'Islam nella penisola malese, Malacca nel XIV secolo era un importante centro commerciale e un bastione regionale dell'islam grazie alla presenza di numerosi commercianti musulmani che diffusero il loro credo tra la gente del posto.

 

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