Dissidenti cinesi cristiani da Bush per parlare della libertà religiosa in Cina

La decisione di confrontarsi sull'argomento "riflette la sempre minor pazienza di Bush nei confronti delle restrizioni alla libertà religiosa, fra cui il tentativo di estromettere il Vaticano dalla gestione delle nomine episcopali cattoliche"


Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Un gruppo di dissidenti cinesi cristiani incontrerà oggi alla Casa Bianca il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, per discutere con lui della situazione della libertà religiosa in Cina.

Del gruppo, molto critico riguardo al controllo di Pechino sulle religioni, fanno parte Yu Jie, scrittore cristiano evangelico di Pechino, Li Baiguang e Wang Yi: i tre hanno già annunciato di voler tornare in patria dopo la visita agli Usa. All'incontro parteciperà anche Bob Fu, ex pastore protestante non ufficiale di Pechino, che ora dirige la China Aid Association, organizzazione con base in California che monitora la situazione dei cristiani in Cina.

Per Fu, l'incontro "riflette la sempre minor pazienza di Bush nei confronti delle restrizioni che il regime comunista impone alle religioni, compreso il tentativo di estromettere il Vaticano dalla gestione delle nomine episcopali cattoliche". "Questo meeting – spiega – manda un segnale forte a Pechino: Bush è molto determinato, sulla questione.

Per Yu, che fa parte di una congregazione cristiana non ufficiale, "la piccola, ma in crescita, parte di cristiani coinvolti nella politica potrebbe aver attratto l'interesse del vertice statunitense. Questo è un fenomeno nuovo: giovani sostenitori della democrazia e dei diritti umani che hanno abbracciato Cristo".