Cresce la responsabilità di Cina ed India per l'incremento dell'effetto serra

In dieci anni la Cina ha incrementato le emissioni di ossido di carbonio del 33% e l'India del 57%. La media mondiale è del 15%.


New York (AsiaNews/Agenzie) - Cresce la quantità di ossido di carbonio (CO2) che contribuisce al riscaldamento dell'atmosfera, o effetto serra. Lo rende noto la Banca mondiale nella sua pubblicazione annuale Little Green Data Book. Gli Usa continuano ad essere i più grandi produttori di gas serra, ma sono le nazioni in via di sviluppo, in primis India e Cina, a registrare la crescita annua più rilevante.

I risultati della ricerca sono stati resi noti in un incontro sul tema dello sviluppo sostenibile organizzato dalle Nazioni Unite: secondo questo studio le emissioni di CO2 nel 2002 sono arrivate a 24 miliardi di tonnellate, con una crescita media del 15% rispetto al 1992. La Cina, il secondo Paese al mondo che inquina di più, ha registrato dal 1992 al 2002 una crescita delle emissioni del 33%, e nello stesso arco di tempo in India la crescita è stata addirittura del 57%. Gli Stati Uniti rimangono il Paese che inquina di più, 24% delle emissioni totali. Le 12 nazioni della zona euro si fermano al 10%.

"È necessario trovare nuove fonti di energia per risolvere il problema globale del cambiamento climatico", afferma Steen Jorgensen, vive presidente della Banca mondiale. "Tutti i Paesi sono esposti al cambiamento climatico", aggiunge Warren Evans, direttore del Reparto ambiente della World Bank. "Inoltre – continua – sono proprio i Paesi poveri i più esposti: il cambiamento del clima potrebbe rendere vani molti sforzi per ridurre la povertà in regioni che dipendono dall'agricoltura, come in Africa. Le iniziative per la salvaguardia del clima sono una priorità per evitare un disastro".

Il Little Green Data Book prende in considerazioni 222 fra Paesi e regioni. Le ricerche della Banca mondiale sono le più complete per lo studio del cambiamento climatico.