Papa ai movimenti: comunicate agli altri la gioia di essere cristiani

Nel messaggio al II congresso mondiale dei movimenti, Benedetto XVI parla della "bellezza di Cristo" e dell'amore che "implica anche la disponibilità a soffrire", fino al dono della vita e chiede di "accogliere le indicazioni operative non solo del Successore di Pietro, ma anche dei Vescovi delle diverse Chiese locali" per costruire il Corpo di Cristo in mezzo agli uomini.


Città del Vaticano (AsiaNews) - Comunicare agli altri, a tutte le realtà sociali nelle quali si vive la "bellezza di Cristo", Colui nel quale s'incontrano "la bellezza della verità e la bellezza dell'amore", è una "gioia" che deve caratterizzare l'atteggiamento del cristiano e al tempo stesso uno strumento per "illuminare l'oscurità di un mondo frastornato dai messaggi contraddittori delle ideologie". E' questo il punto centrale intorno al quale si svolge il messaggio che Benedetto XVI ha indirizzato ai partecipanti al II Congresso mondiale dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità, che si svolge a Rocca di Papa da oggi al 2 giugno, proprio sul tema: "La bellezza di essere cristiani e la gioia di comunicarlo".

Il Papa evidenzia che si tratta di un tema che "invita a riflettere su ciò che caratterizza essenzialmente l'avvenimento cristiano: in esso infatti ci viene incontro Colui che in carne e sangue, visibilmente, storicamente, ha portato lo splendore della gloria di Dio sulla terra". E' "la bellezza di ogni bellezza", che "si rende presente nel cuore dell'uomo e lo attrae verso la sua vocazione che è l'amore". Ricordando, ammonisce Benedetto XVI, che l'amore "implica anche la disponibilità a soffrire, una disponibilità che può giungere fino al dono della vita per coloro che si amano". Disponibilità che il Papa chiede ai movimenti anche nell'"accogliere le indicazioni operative non solo del Successore di Pietro, ma anche dei Vescovi delle diverse Chiese locali", per costruire il Corpo di Cristo.

"Nel corso dei secoli – prosegue il messaggio - il cristianesimo è stato comunicato e si è diffuso grazie alla novità di vita di persone e di comunità capaci di rendere una testimonianza incisiva di amore, di unità e di gioia. Proprio questa forza ha messo tante persone in "movimento" nel succedersi delle generazioni. Non è stata, forse, la bellezza che la fede ha generato sul volto dei santi a spingere tanti uomini e donne a seguirne le orme? In fondo, questo vale anche per voi: attraverso i fondatori e gli iniziatori dei vostri Movimenti e Comunità avete intravisto con singolare luminosità il volto di Cristo e vi siete messi in cammino".

Ai "cari amici dei Movimenti", Benedetto XVI raccomanda così di fare in modo che "essi siano sempre scuole di comunione, compagnie in cammino in cui si impara a vivere nella verità e nell'amore che Cristo ci ha rivelato".  "Portate la luce di Cristo in tutti gli ambienti sociali e culturali in cui vivete. Lo slancio missionario è verifica della radicalità di un'esperienza di fedeltà sempre rinnovata al proprio carisma, che porta oltre qualsiasi ripiego stanco ed egoistico su di sé. Illuminate l'oscurità di un mondo frastornato dai messaggi contraddittori delle ideologie! Non c'è bellezza che valga se non c'è una verità da riconoscere e da seguire, se l'amore scade a sentimento passeggero, se la felicità diventa miraggio inafferrabile, se la libertà degenera in istintività. Quanto male è capace di produrre nella vita dell'uomo e delle nazioni la smania del potere, del possesso, del piacere! Portate in questo mondo turbato la testimonianza della libertà con cui Cristo ci ha liberati (cfr Gal 5,1). La straordinaria fusione tra l'amore di Dio e l'amore del prossimo rende bella la vita e fa rifiorire il deserto in cui spesso ci ritroviamo a vivere. Dove la carità si manifesta come passione per la vita e per il destino degli altri, irradiandosi negli affetti e nel lavoro e diventando forza di costruzione di un ordine sociale più giusto, lì si costruisce la civiltà capace di fronteggiare l'avanzata della barbarie. Diventate costruttori di un mondo migliore secondo l'ordo amoris in cui si manifesta la bellezza della vita umana".

"I Movimenti ecclesiali e le nuove Comunità – scrive ancora Benedetto XVI - sono oggi segno luminoso della bellezza di Cristo e della Chiesa, sua Sposa. Voi appartenete alla struttura viva della Chiesa. Essa vi ringrazia per il vostro impegno missionario, per l'azione formativa che sviluppate in modo crescente sulle famiglie cristiane, per la promozione delle vocazioni al sacerdozio ministeriale e alla vita consacrata che sviluppate al vostro interno. Vi ringrazia anche per la disponibilità che dimostrate ad accogliere le indicazioni operative non solo del Successore di Pietro, ma anche dei Vescovi delle diverse Chiese locali, che sono, insieme al Papa, custodi della verità e della carità nell'unità. Confido nella vostra pronta obbedienza. Al di là dell'affermazione del diritto alla propria esistenza, deve sempre prevalere, con indiscutibile priorità, l'edificazione del Corpo di Cristo in mezzo agli uomini. Ogni problema deve essere affrontato dai Movimenti con sentimenti di profonda comunione, in spirito di adesione ai legittimi Pastori. Vi sostenga la partecipazione alla preghiera della Chiesa, la cui liturgia è la più alta espressione della bellezza della gloria di Dio, e costituisce in qualche modo un affacciarsi del Cielo sulla terra".