La torcia olimpica benedetta dal Papa sulla montagna sacra del Nepal
di Prakash Dubey

L'impresa è stata compiuta da 5 alpinisti italiani. Un sesto italiano ha percorso quasi 130 km a piedi nudi per portare la torcia al campo base della montagna sacra di Makalu. La torcia era stata benedetta anche dal Dalai Lama.


Kathmandu (AsiaNews) - Cinque alpinisti italiani hanno scalato la famosa montagna sacra nepalese di Makalu. Gli scalatori, che hanno raggiunto la vetta il 24 maggio scorso, portavano la torcia olimpica benedetta dal Papa e dal Dalai Lama.

Mario Vielmo, che nel 2003 ha scalato anche l'Everest, è il capo del gruppo di alpinisti. "Il nostro desiderio – dichiara - è che la torcia olimpica benedetta sia un augurio di pace e prosperità per il Paese, e speriamo anche che si stringeranno i rapporti fra Italia e Nepal". Vielmo si dice contento del fatto che l'arrivo della torcia olimpica sulla cima della montagna sia coinciso con il ripristino della democrazia nel Paese e la speranza della fine dell'insurrezione maoista, che ha provocato oltre 13 mila vittime. Afferma inoltre di essere colpito dalla profondità religiosa e spirituale dei nepalesi, e sostiene che, proprio grazie alla cortesia della popolazione e alle bellezze naturali, il Nepal è un Paese a vocazione turistica.

Gli altri componenti del gruppo sono Andrea Zamabaldi, Stefano Bertoli, Davide Ferro e Claudio Tessarolo. Un altro italiano, Antonio Peretti,ha portato la torcia dall'Italia al Nepal. Peretti è atterrato ad aprile a Tumlingtar, parte medio orientale del Nepal, e da lì ha percorso a piedi nudi quasi 130 km fino al campo base di Makalu, ad un'altitudine di 5600 metri, e ha consegnato la torcia a Vielmo.

Lo stesso Peretti prima di arrivare in Nepal è andato in Vaticano e a Dharamshala, in India, per far benedire la torcia olimpica da papa Benedetto XVI e dal Dalai Lama.

Ram Ekbal Choudhary, un attivista per i diritti umani, dichiara ad AsiaNews che portare la torcia benedetta sulla cima del monte Makalu "simboleggia una solidarietà umana che va al di la della fede". "Il monte Makalu – continua Choudhary, di religione indù, ma favorevole al dialogo inter-religioso - è molto importante per noi indù. Il gruppo di scalatori italiani, Paese cristiano per tradizione, ha fatto benedire la torcia dal Papa e dal Dalai Lama. Questo rende ancora più solenne la vetta sacra, perchè ora può vantare una benedizione cristiana e buddista".