Pakistan: due musulmani accusati di blasfemia assassinati in due giorni
di Qaiser Felix

La prima persona uccisa è un imam accusato di aver bruciato alcune pagine del corano. L'altra vittima era accusata di aver pronunciato frasi blasfeme durante una lite con un camionista, ed è stata uccisa nei pressi della corte giudiziaria.


Muzaffargarh (AsiaNews) - Nel Punjab, parte est del Pakistan, in soli due giorni si sono registrati due casi di omicidio ai danni di musulmani accusati di blasfemia. Lo riportano gli organi di informazione locali.

Il primo caso giovedì. La vittima è Hafiz Qamar Javed, un imam ucciso da una folla di persone a Choonawala, nei pressi di Hasilpur. Javed aveva bruciato della spazzatura nei pressi della sua moschea. Attratti dal fuoco, si sono avvicinati molti vicini, comprese alcune persone di una fazione rivale, che hanno accusato Javed di bruciare alcune pagine del Corano. In pochi minuti una folla di persone ha iniziato a picchiere l'Imam ed un altro capo religioso locale che aveva tentato di difenderlo, e Javed è caduto a terra privo di conoscenza. Ieri la polizia ha registrato il caso di omicidio ed il pestaggio subito dall'altro leader religioso nell'ambito della legislazione sulla blasfemia. Il corpo di Javed è stato poi seppellito a Choonawala, davanti a molte persone, malgrado la presenza delle forze dell'ordine.

Il secondo caso di omicidio ieri. Abdul Sattar Gopang, sotto processo con l'accusa di blasfemia, è stato ucciso a coltellate da due persone nei locali nei pressi della corte giudiziaria di Muzaffargarh. Gopang era appena entrato nell'edificio sotto la scorta della polizia quando due assalitori, Iqbal Ahmad e Muhammad Imran, lo hanno colpito con una serie di pugnalate. Le autorità di polizia hanno reso noto che due poliziotti, il sotto-ispettore Abdul Ghafoor e l'agente Altaf Karim, hanno tentato di impedire l'omicidio e sono rimasti feriti.

Quando i due assalitori sono stati bloccati Gopang perdeva già molto sangue. È stato ricoverato d'urgenza all'ospedale di Muzaffargarh dove è morto prima che fosse possibile fornire le prime cure.

Secondo le prime indagini gli attentatori appartengono ad un scuola islamica della zona Shehr Sultan di Muzaffargarh. Alcuni testimoni oculari dichiarano che i due non hanno tentato di scappare, ma anzi quando la polizia li ha presi in custodia urlavano slogan.

Gopang era stato arrestato il 13 marzo scorso dopo la denuncia di un funzionario locale, Maulana Abdul Rasheed. L'accusa è di aver pronunciato frasi blasfeme contro il profeta Maometto durante una lite con un camionista.