In centinaia a Yangon per il compleanno agli arresti di Aung San Suu Kyi

Manifestazioni in Myanmar per il 61esimo compleanno della leader democratica, malata e da anni agli arresti domiciliari. La solidarietà dall'estero e dagli altri Premi Nobel della Pace.


Yangon (AsiaNews/Agenzie) – Centinaia di manifestanti a Yangon e dimostrazioni di solidarietà in tutto il mondo hanno marcato oggi il 61esimo compleanno del Premio nobel birmana per la Pace Aung San Suu Kyi, leader dell'opposizione, che da anni la giunta militare continua a tenere agli arresti domiciliari. Circa 300 sostenitori e simpatizzanti del suo partito, la Lega nazionale per la democrazia (Nld), si sono riuniti a Yangon, dove hanno pregato insieme ad alcuni monaci buddisti e poi liberato nove colombe, simbolo di pace, e un centinaio di palloncini, simbolo di libertà. Vicino al quartier generale della Nld si sentivano cori come "Liberate Aung San Suu Kyi". Un membro della Nld, Tun Tun, che ha manifestato da solo davanti alla sede del Comune, indossando una maglietta raffigurante la dissidente, è stato arrestato dalla polizia.

Ingente il dispiegamento di forze dell'ordine attorno alla sede della Nld; il tratto della University Avenue, dove sorge l'abitazione di Suu Kyi, è stato transennato e chiuso al traffico. Ko Ko Gyi, ex leader degli studenti, presente alla manifestazione, ha definito l'evento di quest'anno "più animato" del solito.

Numerose persone si sono raccolte in monasteri e pagode per esprimere solidarietà alla leader democratica, che ha trascorso agli arresti 10 degli ultimi 17 anni ed di recente avuto problemi di salute.

Negli Stati Uniti, dove risiede la più grande comunità birmana in esilio, i membri dell'associazione Campaign for Burma hanno dimostrato in oltre 270 città.

Lo scorso 17 giugno, 12 Premi Nobel per la Pace, tra i quali l'ex presidente sudcoreano Kim Dae-jung e l'ex presidente sovietico Mikhail Gorbacev, hanno diffuso una dichiarazione in cui chiedono "libertà fisica e politica" per la "collega Aung San Suu Kyi".

Figlia del padre della Birmania moderna, Aung San, Suu Kyi ha fondato nel 1988 la Nld, chiedendo la fine della dittatura militare al potere dal 1962. Nel 1989 comincia la sua persecuzione come dissidente. Nel 1990, malgrado il divieto di candidarsi, il suo partito ottenne una grande vittoria nelle prime elezioni dopo 30 anni, ma la giunta ignorò il risultato e non cedette il potere.