Malaysia: premi per chi sposa e converte all'Islam gli indigeni animisti

Lo Stato del Kelantan, retto da estremisti islamici, prevede denaro, auto e abitazione gratuita ai musulmani che portano all'Islam gli Orang Asli, animisti. In molti definiscono il provvedimento una violazione dei diritti umani, ma i leader politici spiegano: "È  solo un modo per aiutare le giovani coppie".


Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) – In Malaysia riceverà un premio chi sposa e converte all'Islam membri della popolazione indigena semi-nomade. Il provvedimento è dello Stato settentrionale del Kelantan, che ha stabilito una ricompensa di circa 2.700 dollari in contanti, un sussidio di altri 270 dollari al mese, abitazione e auto gratuite a musulmani che sposano un Orang Asli, gli indigeni del posto, di tradizione animista.

La Malaysia è un Paese a maggioranza islamica e secondo la legge in vigore, chi vuole sposare un musulmano è obbligato a convertirsi all'Islam. Il Kelantan è l'unico Stato guidato dal Pan-Malaysia Islamic Party, partito politico di matrice estremista islamica, all'opposizione a livello nazionale.

Il presidente del Comitato Affari religiosi del Kelantan, Hassan Mohamood, ha spiegato: "Non siamo soddisfatti del basso numero di conversioni tra gli Orang Asli, per questo abbiamo studiato alcune misure per incoraggiarli". Egli ha poi fornito delle cifre secondo cui nello Stato, su 12.900 indigeni, solo 2.094 sono convertiti.

Dure le critiche al programma mosse da membri della comunità musulmana e non, perché ritenuto una violazione dei diritti fondamentali dell'uomo.  "Questa politica – denuncia Colin Nicholas, direttore del Centro per i problemi degli Orang Asli – è discriminatoria nei confronti degli indigeni e mostra una grande mancanza di rispetto per la loro cultura e religione".

La maggior parte dei 180 mila Orang Asli della Malaysia, gli abitanti originari del Paese, vivono in povertà ed emarginati. Alcuni sono ancora nomadi, altri sono sistemati in insediamenti gestiti dal governo e si guadagnano da vivere vendendo prodotti naturali.

Secondo l'avvocato per i diritti umani A. Sivanesan, il governo del Kelantan ha esagerato, interferendo in questo modo nella vita privata dei cittadini. "Il sistema dei premi - ha detto - è una forma di corruzione e un modo di sprecare il denaro dei contribuenti". "Cosa impedisce a un uomo musulmano di sposare una Orang Asli solo per la ricompensa prevista, divorziare da lei e sposarne poi un'altra?".

Anche autorità musulmane del Kelantan si sono opposte all'iniziativa, ma i leader del Pan-Malaysia Islamic Party sostengono che le ricompense sono giustificate. "Denaro, casa e automobile – sostiene Mahfuz Omar, membro del partito al governo - sono solo un modo per aiutare le giovani coppie e non per discriminare".