L'Iran, il produttore di petrolio che compra all'estero la sua benzina
di Dariush Mirzai
Teheran vuole l'indipendenza per l'energia nucleare, ma non ha le strutture per raffinare la sua produzione petrolifera, che è in calo. Il prezzo politico imposto al carburante importato causa una emorragia di denaro pubblico.

Teheran (AsiaNews) - "Dono di Dio al popolo iraniano": il petrolio è stato definito così dall'ayatollah Khomeini e ancora oggi, in Iran, un litro di benzina costa meno di un litro d'acqua potabile: 8 centesimi di euro. La benzina non è solo tax free: è sovvenzionata dallo Stato, situazione che genera vari traffici di confine e che permette a molti iraniani di avere una macchina e di fare il tassista "privato" in assenza di mezzi di trasporti pubblici efficienti.

L'Iran, che rivendica l'indipendenza per tutto il ciclo di produzione d'energia nucleare, non è capace di raffinare il proprio petrolio: su un consumo di 70 milioni di litri il  giorno, 30 devono essere importati. Ogni litro re-importato costa 40 centesimi di euro allo Stato iraniano, il 20 % più che nel 2005, come ha confermato pochi giorni fa lo Hojjatollah Ghanimi Fard, direttore per gli affari internazionali nella National Iranian Oil Company. E, a causa dell'aumento dei prezzi, i 2.5 miliardi di dollari dedicati a queste importazioni nel bilancio annuale basteranno solo fino a metà agosto.

D'altro canto, l'aumento del prezzo del petrolio, provocato anche dalle incertezze e dalle provocazioni iraniane, dovrebbe permettere all'Iran di guadagnare 54 miliardi di dollari quest'anno, dice lo stesso Ghanimi Fard. Questa rendita automatica aiuta certo a finanziare molte cose in Iran, ma indebolisce l'economia e nutre l'inflazione. La produzione di petrolio, sempre più caro sul mercato, diviene anche sempre più costosa e più difficile: nel PIL (prodotto nazionale lordo) iraniano, la vice "petrolio" non è più un motore per la crescita economica: solo + 0.6 % l'anno scorso (comparato con un + 5,4 % del PIL iraniano). La produzione di petrolio iraniano diminuisce.

In quest'ambiente, la politica interna iraniana del petrolio "gratuito" non è razionale, se si considera inoltre che 250mila litri sono sprecati dai soli benzinai nelle stazioni! In Iran, le macchine, per lo più vecchissime e non catalizzate, hanno un consumo molto alto e creano immensi problemi ecologici. Quasi 10mila mila persone muoiono ogni anno a Teheran a causa dell'aria inquinata. Per l'Iran, la manna del petrolio mal gestita non è solo una maledizione economica a mezzo termine, è una delle radici di un problema umano e sociale.