In Vietnam preoccupa il fenomeno di suicidi collettivi tra bambini

Nei primi sei mesi del 2006 16 giovani si sono uccisi in gruppo: i più ingerendo sonniferi. Gli insegnanti : nelle scuole educare anche ai valori spirituali, è il consumismo il male maggiore.


Hanoi (AsiaNews) – Campanello d'allarme in Vietnam per il numero di suicidi collettivi tra bambini verificatisi dall'inizio del 2006. Nei primi  sei mesi dell'anno sono 16 i ragazzi che hanno scelto di morire insieme a compagni o amici. Il caso più recente riguarda 5 bambine di 13 anni a Phuong Hoang – distretto di Thanh Ha, provincia di Hai Duong: si sono gettate insieme nel fiume Huong con le mani legate da un filo rosso.

Nel distretto Long Bien di Hanoi due fidanzatini 14enni si sono tolti la vita ingerendo sonniferi, perché i genitori ostacolavano il loro "precoce amore". Sempre nella zona di Hanoi, a Co Nhue, e usando pillole per il sonno, 9 bambine di 14 anni si sono uccise perché non andavano bene a scuola e i genitori le avevano rimproverate. Con sonniferi si sono tolti la vita anche tre bambini di 12 anni della scuola media superiore di Ben Tre. 

Il direttore della Scuola media superiore DTH di Hanoi spiega che "la vita oggi è molto complessa: i bambini sono deboli e l'educazione si concentra solo sulle teorie, senza preoccuparsi delle attività dello spirito o di insegnare i valori tradizionali del Paese". "Anche l'amore e il rispetto da parte di noi adulti – conclude – è molto importante per la crescita sana di un bambino".

Secondo la signora Tran, di un altro istituto ad Hanoi, "senza un'educazione spirituale, i bambini sono gettati senza difesa contro il consumismo, che rende vuota l'esistenza, senza stimoli positivi o motivazioni forti".