Pyongyang interrompe gli incontri di riunificazione familiare

La mossa è interpretata come una rappresaglia per l'adozione della risoluzione di condanna da parte del Consiglio di Sicurezza dell'Onu sui test missilistici. Seoul annuncia la sua intenzione di voler dialogare con il Nord tramite canali non ufficiali.


Seoul (AsiaNews) – Il regime nordcoreano ha interrotto gli incontri di riunificazione familiare ed ha annunciato la sua intenzione di lasciarli in stallo "finché la Corea del Sud non riprende l'invio di aiuti umanitari".

Lo ha annunciato ieri Jang Jae-on, presidente della Società della croce rossa nordcoreana, che in un messaggio alla sua controparte meridionale ha scritto: "Non vi sarà più alcun incontro di riunificazione fra le famiglie divise dal confine. La costruzione del centro riunioni sul monte Geumgang e le video conferenze speciali programmate per il 15 agosto non avranno luogo".

"Seoul – spiega Jang – se lo merita, perché si è rifiutata di continuare l'invio di aiuti umanitari come riso e fertilizzanti nel corso del 19mo incontro ministeriale intercoreano". "Anche se ce lo aspettavamo – commenta il ministero sudcoreano dell'Unificazione – questa decisione è dolorosa. Faremo del nostro meglio per far riprendere gli incontri fra le famiglie divise".

"L'annuncio di Pyongyang – aggiunge un rappresentante del governo di Seoul – potrebbe essere interpretato come una 'rappresaglia' per la risoluzione adottata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che impone al regime delle sanzioni militari. La decisione dell'Onu ha fatto salire la tensione in tutta la penisola, ma cercheremo di convincere il Nord tramite canali non ufficiali".

Tuttavia, la tensione fra le due Coree non sembra facilmente risolvibile. "Noi vogliamo che i progetti di cooperazione umanitaria continuino – ha detto un rappresentante del governo guidato da Kim Jong-il – in linea con quanto stabilito dal documento congiunto firmato il 15 giugno scorso. E' Seoul che mette degli ostacoli su questo cammino".