Crescono le violenze contro i media in Pakistan
di Qaiser Felix

Una Ong locale pubblica le statistiche dei primi sei mesi dell'anno: gli attentati contro i giornalisti sono stati 48, due i morti.


Islamabad (AsiaNews) – Solo nei primi sei mesi dell'anno i mezzi di informazione in Pakistan sono stati oggetto di almeno 48 casi di attentati o intimidazioni. I dati sono della Ong Internews Pakistan, che da Islamabad ricorda che il 2006 ha visto anche l'uccisione di due giornalisti e la tortura di altri 28.

Le statistiche dell'Internews riguardano solo gli incidenti registrati e riportati sulla stampa dal 1 gennaio al 30 giugno. Lo studio rivela che in totale i 48 attacchi hanno coinvolto 66 giornalisti,  25 dei quali rapiti o incarcerati e 11 oggetto di minacce. I giornalisti uccisi sono Munir Ahmed Sangi della Kawish Television Network (KTN) e Hayatullah Khand di The Nation (un quotidiano in lingua inglese).

Il rapporto mostra un aumento delle violenze contro i media: a gennaio gli incidenti sono stati sei, mentre a giugno sono saliti a 13. I primi sei mesi dell'anno hanno registrato anche attacchi alle proprietà dei mezzi di informazioni, non solo alle persone: raid di gruppi governativi o politici hanno colpito i club della stampa di Peshawar, Khairpur e Quetta.

Dal punto di vista geografico la provincia di Sindh, con 29 attacchi, risulta essere la più pericolosa per praticare la professione giornalistica; seguono le aree tribali con 17 incidenti, il Punjab con 11 e la North West Frontier Province con 7.

L'episodio di violenza più grave è stato l'uccisione di Hayatullah Khan, sequestrato il 5 dicembre 2005 e trovato morto il 16 giugno scorso a Mirali, cittadina del Nord Waziristan, con un colpo alla testa.

Secondo il rapporto annuale stilato dalla stessa Ong e che analizza il periodo dal 3 maggio 2005 al 2 maggio 2006, la situazione sta peggiorando: gli attacchi sono stati 206, contro i 120 del precedente studio, le autorità hanno chiuso 19 pubblicazioni, 32 canali Tv e 16 siti web. Si può dire a ragione che questo sia stato l'anno peggiore degli ultimi tempi per l'informazione in Pakistan.