Mumbai: dopo le bombe, musulmani ed indù insieme per condannare il terrorismo

Un incontro organizzato dai "Cittadini per la giustizia e la pace" ha riunito i leader indù e musulmani per parlare di pace. Al termine, onorificenze per 150 cittadini che si sono distinti per il loro aiuto alle vittime del terrorismo dell'11 luglio.


Mumbai (AsiaNews/Icns) – Un gruppo di leader religiosi indù e musulmani ha condannato ieri in maniera congiunta "il terrorismo che vuole collegarsi alla religione", nel corso di un "incontro di pace" organizzato a Mumbai dai "Cittadini per la giustizia e la pace", organizzazione composta da volontari. L'incontro riveste particolare importanza dopo gli attentati alle ferrovie cittadine dell'11 luglio scorso, che ha provocato circa 200 vittime ed oltre 800 feriti.

Fra i partecipanti, Veer Bhadra Mishra, leader del tempio di Sankat Mochan a Varanasi, dove il 7 marzo scorso una bomba ha ferito diversi fedeli indù. Nel corso del suo intervento, Mishra ha ricordato "il bisogno assoluto di essere uniti per combattere il terrorismo". "Nulla – ha sottolineato – dovrebbe essere mirato a creare odio e paura fra le persone, in special modo in nome della religione. I mali creati con questa scusa non hanno nulla a che fare con il senso religioso". "Inoltre – ha aggiunto – gli eventi non devono essere letti in un'ottica isolata, ma devono essere inseriti in una prospettiva globale, alla luce di ciò che accade in tutto il mondo".

Il mufti Fuzail-ur-Rahman Hilal Usmani, del Centro islamico Darus Salam, nel Punjab, ha affermato con forza che "la jihad islamica ed il terrorismo non sono collegabili in alcun modo". "Il concetto di guerra santa nell'Islam – ha spiegato – è una sorta di ultimo stadio, quando l'uomo lotta con tutte le sue forze per liberare sé stesso ed il mondo intero dalla schiavitù. Ma il terrorismo non è questo: esso vuole solo creare paura e un clima di terrore che impedisca alla popolazione di vivere la propria vita". "La vita umana – ha concluso – è preziosa per l'Islam e l'uccisione di innocenti è un crimine paragonabile al massacro dell'umanità intera. Per noi, come per tutti, il terrorismo è solamente un crimine da condannare senza esitazione".

Al termine dell'incontro, il gruppo ha poi voluto onorare circa 150 cittadini di Mumbai che "si sono distinti per il loro aiuto alle vittime del terrorismo dell'11 luglio".