Pakistan e India, attesa per il primo incontro dopo la strage di Mumbai

A Dhaka si vedranno in modo informale i rispettivi segretari agli Esteri, con l'intenzione di trovare spazi di dialogo.


Dhaka (AsiaNews/Agenzie) – Grande aspettativa oggi per l'incontro informale tra i segretari agli Esteri di Pakistan e India, il primo dopo l'attentato ai treni di Mumbai, che ha compromesso i colloqui di pace tra le due potenze. Dopo la strage dell'11 luglio, in cui sono morte 183 persone, l'India ha subito rimandato i colloqui previsti per il 20 e 21 luglio a New Delhi, convinta che le bombe portino la firma del gruppo militante islamico d'oltre confine, Lashkar-e-Taiba, protetto da Islamabad. Pakistan e militanti negano ogni coinvolgimento.

Il segretario indiano Shyam Saran e la sua controparte pakistana, Riaz Mohammad Khan, partecipano al summit dei ministri degli Esteri della South Asian Association of Regional Cooperation (SAARC) - previsto per oggi e domani a Dhaka, in Bangladesh. Il loro incontro è atteso oggi in tarda serata, ma non vi sono comunicazioni ufficiali a riguardo.

Saran ha fatto sapere che le due parti parleranno delle problematiche bilaterali alla luce degli attentati di Mumbai: "Il messaggio sarà che Pakistan e India hanno bisogno di lavorare insieme". Il segretario indiano ha assicurato che New Delhi non ha intenzione di ritirarsi dai negoziati o abbandonare per sempre il processo di pace.

In una recente intervista il ministro degli Esteri pakistano Khurshid Kasuri aveva espresso la speranza che "l'occasione di Dhaka non vada sprecata". La controparte indiana, Anand Sharma, ha a sua volta spiegato che New Delhi siederà di nuovo al tavolo dei colloqui di pace solo quando Islamabad metterà fine alle attività dei militanti islamici, che operano nel suo territorio.

Analisti prevedono che già come in passato le tensioni tra India e Pakistan paralizzeranno i lavori della SAARC, gruppo economico che, oltre alle due potenze rivali, comprende anche Bangladesh Nepal, Sri Lanka, Bhutan e Maldive.