Lapidazioni per adulterio: un'altra provocazione del regime iraniano
di Darius Mirzai
Avvocati e organizzazioni umanitarie chiedono di salvare la vita ad Asharf Kalhori, accusata di adulterio econdannata alla lapidazione. Il regime inasprisce le condanne a morte cruenta, per creare maggiori tensioni con l'occidente.

Teheran (AsiaNews) - L'avvocato Shadi Sadr in Iran e Amnesty International in tutto il mondo hanno lanciato un appello urgente: Asharf Kalhori, madre di quattro figli (fra i 9 e i 19 anni) potrebbe essere lapidata da un momento all'altro per adulterio. A tutt'oggi la donna si trova nella prigione di Evin, dove sono incarcerati tra l'altro il dissidente Jahanbegloo e gli stranieri Lherbier e Klein, accusati di "spionaggio".

Asharf dovrà  morire perchè ha commesso adulterio. Secondo quanto sostiene il diritto internazionale - e l'Iran ha accettato di sottomettersi a questa regola - l'uso della pena di morte, se non abolita, dovrebbe essere riservato ai crimini i più gravi.

Nel dicembre 2002, l'ayatollah Shahroudi, capo del Potere Giudiziario, ha mandato ai giudici una nota che chiede la sospensione delle esecuzioni per lapidazione. Questa misura è stata presentata come un frutto del dialogo sui diritti umani tra l'Iran e l'Unione Europea. Ma si tratta solo di sospensione, non di abolizione: l'idea di Shahroudi era di lasciare tempo alla Guida Suprema Khamenei per modificare la legge che prevedeva e continua a prevedere la morte per lapidazione nel caso dell'adulterio.

Nel settembre 2003, la Gazzetta ufficiale iraniana pubblicava il testo di una legge col titolo: "Regole d'applicazione delle sentenze di retribuzione, lapidazione, uccisione, crocifissione, esecuzione e flagellazione." Il testo è di una crudezza tale da evocare la barbarie di tempi passati, fa raccapricciare gli iraniani come ogni essere umano, in modo particolare i cristiani che meditano la Via Crucis. L'Occidente si è allora comportato da Ponzio Pilato, e voleva sperare nella presidenza Khatami, pensando che bastasse dare il tempo all'Iran per riformarsi…

Da quanto si sa, eccetto forse due casi nel maggio 2006, finora in Iran  non è stato lapidato nessuno; anche se delle sentenze, provvisoriamente non applicate, sono state pronunciate da vari giudici nel Paese. Secondo stime non ufficiali almeno 10 donne sarebbero minacciate da questa forma di violenta esecuzione.

Alcuni avvocati iraniani rilevano che in questi casi gli interventi della società civile internazionale o dei governi stranieri hanno come risultato di abbreviare la detenzione e di accelerare l'esecuzione per impiccagione.  L'avvocato di Asharf ha chiesto l'intervento di tutti, pur sapendo che la lapidazione è voluta dagli estremisti iraniani, come una provocazione in più di fronte al resto del mondo.