Votata la risoluzione Onu, ma Israele ed Hezbollah si combattono ancora

È stata votata all'unanimità. Oggi e domani le risposte dei governi israeliano e libanese.


Gerusalemme (AsiaNews) – L'esercito israeliano ha dato il via ad un "allargamento" delle sue operazioni di terra anche se ieri sera il Consiglio di Sicurezza Onu ha votato all'unanimità una mozione che chiede un totale cessate-il fuoco. Questa mattina l'esercito si muove verso nord sul fiume Litani, mentre almeno 20 razzi Hezbollah hanno raggiunto città israeliane del nord. Ieri aerei di Israele hanno bombardato Sidone.

Il ministro degli esteri israeliano Mark Regev ha spiegato che l'offensiva militare nel sud Libano continuerà finché il suo governo non accetterà ufficialmente la risoluzione Onu in un incontro che si terrà domani. "L'idea – ha detto Regev – è che anche all'interno di questo risultato positivo, se si consegna all'esercito libanese un sud Libano più pulito, da dove sono stati cacciati gli Hezbollah, renderà le cose più semplici anche a loro".

Adottata in tarda serata di venerdì 11 agosto, la risoluzione Onu 1701 chiede "una cessazione piena delle ostilità, in particolare, la fine immediata di tutti gli attacchi di Hezbollah e la fine immediata di tutte le operazioni di offensiva militare di Israele". La risoluzione è passata all'unanimità dopo un appassionato discorso del segretario Onu Kofi Annan, che ha confessato come la fiducia del mondo nell'Onu sia "molto scossa", a causa del ritardo con cui le potenze mondiali hanno lavorato per giungere alla fine delle ostilità.

Il testo della risoluzione  prevede che truppe libanesi e dell'Unifil "dispieghino insieme le loro forze" nel sud Libano; in parallelo, Israele deve "ritirare tutte le sue forze". Si autorizza anche un aumento fino a 15 mila truppe dell'Unifil (dalle attuali 1190) e accresce i suoi poteri no solo per monitorare il cessate-il-fuoco, ma anche per attuarlo. Il Libano da parte sua, aveva già proposto il dispiegamento di 15 mila suoi soldati.

La risoluzione domanda il "rilascio senza condizione" dei due soldati israeliani, il cui rapimento da parte degli Hezbollah il 12 luglio scorso ha scatenato la crisi. Nello stesso tempo, il testo domanda al segretario Onu di fare delle proposte entro 30 giorni dal cessate-il-fuoco per trovare una soluzione alla disputa sulle fattorie di Shebaa, occupate da Israele nel 1967.

Il governo libanese si incontra oggi per una valutazione della risoluzione. Ma già ieri il primo ministro Fouad Sinora si era mostrato cautamente ottimista.