Festa nazionale: sconti di pena per i terroristi di Bali

Almeno 12 condannati hanno avuto sconti di pena di alcuni mesi, insieme a circa 54 mila altri detenuti. Critici i parenti delle vittime: l'Indonesia non combatte davvero il terrorismo.


Jakarta (AsiaNews/Agenzie) – Almeno 12 condannati per l'attentato dell'ottobre 2002 in un nightclub di Bali hanno avuto riduzioni di pena in occasione dell'anniversario dell'indipendenza dell'Indonesia, oggi 17 agosto. Uno di loro tornerà subito libero.

Ilham Djaya, direttore del carcere di Kerobokan a Bali, ha detto che 9 persone lì detenute per condanne tra 5 e 16 anni, hanno avuto una riduzione di 4 mesi. Altri 3 detenuti nella prigione di Balikpapan, nel Kalimantan orientale, hanno avuto riduzioni di 4 mesi e uno di loro, Puryanto, potrà così lasciare il carcere. Tutti costoro hanno avuto ruoli minori nell'attentato, come compiere furti per finanziarlo o trovare rifugio per i principali colpevoli. Per il 17 agosto, festa dell'indipendenza del Paese dal dominio olandese, è tradizione concedere riduzioni di pene; riduzioni minori sono concesse per altre importanti feste religiose. Si calcola che per questo 17 agosto hanno avuto riduzioni di pena circa 54 mila detenuti.

L'attentato di Bali, ritenuto opera del gruppo estremista islamico Jemaah Islamiyah, ha ucciso 202 persone, tra cui 88 australiani. Sono state condannate 33 persone. Dalle riduzioni per la festa, sono esclusi i condannati a morte e all'ergastolo. Per i tre condannati a morte - Amrozi, Ali Gufron e Imam Samudra - è prevista l'esecuzione entro agosto. L'Australia ha già espresso le sue critiche. Canberra aveva già ha protestato quando il mese scorso  è stato rilasciato Abu Bakar Bashir, chierico islamico pure condannato a 30 mesi per le bombe del 2002, che - grazie alla festa dell'indipendenza nel 2005 - ha avuto 4 mesi di condono.

Brian Deegan, australiano il cui figlio Josh è tra le vittime di Bali, ha commentato ieri che "questo dimostra che l'Indonesia non vuole davvero combattere il terrorismo".

Secondo un portavoce di Alexander Downer, ministro australiano degli Esteri, "per molti australiani è difficile capire perché questi criminali hanno avuto la riduzione di pena. E' molto penoso per le vittime e le loro famiglie. Ma si tratta di un consolidato uso in Indonesia ed è previsto dalle sue leggi". (PB)