Arrestati due cristiani nella provincia di Savannakhet
Secondo un'organizzazione per i diritti umani, il governo vuole fermare la crescente evangelizzazione.

Parigi (AsiaNews/Agenzie) – Due cristiani protestanti sono stati arrestati nel sud del Laos per impedire il loro lavoro di evangelizzazione. Lo afferma il Movimento Lao per i diritti dell'uomo, critico verso il regime comunista di Vientiane.

I due, A-Kouam, 60 anni, e A-Vieng, 35, sono stati arrestati l'11 agosto e sono detenuti nella prigione di Depone, nella provincia meridionale di Savannakhet. Secondo fonti autorevoli citate dal Movimento, "l'arresto e la prigionia dei due responsabili cristiani hanno come scopo d'impedire la propagazione della religione cristiana nella regione, soprattutto fra le minoranze etniche".

Il Movimento Lao per i diritti dell'uomo – che ha base a Parigi – denuncia che in Laos " la libertà di religione è ancora fortemente limitata e le minoranze religiose  sono vittime di intimidazioni, minacce, arresti e violenze sia fisiche che morali". Negli ultimi anni varie decine di cristiani protestanti sono stati arrestati. Anche la Chiesa cattolica subisce pesanti controlli.

La repressione contro i cristiani è dovuta alla paura dei funzionari comunisti laotiani di perdere consensi alla base, mentre cresce il numero di coloro che mettono in dubbio l'ideologia del partito. Secondo organizzazioni cristiane operative nel Paese, nonostante le campagne di persecuzione, le chiese cristiane si accrescono di continuo di seguaci.

Dal 1975 in Laos il potere è in mano al Pathet Lao, il partito comunista laotiano, che ha espulso tutti i missionari stranieri e ha perseguitato le religioni. Dal '91 è in atto una "democrazia centralizzata", guidata dal Partito rivoluzionario del popolo laotiano (una reincarnazione del Pathet Lao). Sebbene negli ultimi anni vi sia stata un'apertura economica, vi è un grande controllo della società e delle religioni.