Vietnam, presto libero Pham Hong Son, dissidente pro-democrazia

Un diplomatico europeo conferma che la liberazione avverrà a breve, nell'ambito di un'aministia decisa dall'Ufficio presidenziale. In carcere dal 2003 per spionaggio, è stato rilasciato grazie alle pressioni internazionali.


Hanoi (AsiaNews/Agenzie) – Il governo vietnamita ha deciso di liberare Pham Hong Son, famoso dissidente ed attivista pro democrazia, in carcere da oltre quattro anni con l'accusa di spionaggio. Lo afferma oggi un diplomatico europeo, anonimo per motivi di sicurezza.

Pham Hong Son, uomo d'affari di 37 anni, dovrebbe essere rilasciato nei prossimi giorni. La sua scarcerazione rientra nell'ampia amnistia decisa dall'ufficio presidenziale. Il diplomatico conferma: "Siamo stati informati della sua liberazione dal governo stesso".

Il dissidente è stato arrestato ad Hanoi il 27 marzo del 2002, poche settimane dopo aver tradotto e pubblicato su Internet un articolo dal titolo "Cosa è la democrazia?". Il suo rilascio è frutto di pressioni diplomatiche sul Vietnam e giunge nel momento in cui il mercato del governo comunista cerca di essere integrato all'interno dell'Organizzazione mondiale del commercio (Omc). L'annessione vietnamita dovrebbe avvenire alla fine del 2006.

Il diplomatico spiega che "la scelta dei tempi non è casuale" e definisce la decisione "una notizia veramente buona". "E' chiaro – spiega – che le autorità vietnamite vogliono influenzare la decisione politica degli Stati Uniti, che deve decidere sull'ingresso dei nuovi membri nell'Omc".

La giustizia vietnamita ha accusato Son di spionaggio a causa di alcune telefonate ed e-mail che il dissidente avrebbe condiviso con "elementi politici opportunisti" nel Paese ed all'estero, ed avrebbe usato la posta elettronica per inviare all'interno della nazione "documenti anti-governo ed anti-Partito comunista".

La Corte popolare di Hanoi lo ha giudicato colpevole il 18 giugno 2003 e lo ha condannato a 13 anni di galera: Son si è sempre dichiarato del tutto innocente. La sentenza è stata ridotta di cinque anni durante il processo di appello, grazie soprattutto alle pressioni dei governi occidentali. E' divenuto un'icona dei dissidenti vietnamiti e gli Stati Uniti, l'Unione europea e l'Australia – oltre ad un gran numero di organizzazioni per i diritti umani – hanno iniziato a chiedere con regolarità il suo rilascio.

"Probabilmente – conclude la fonte diplomatica – il fatto che sia stato menzionato così spesso dai diplomatici e dalla stampa estera ha aiutato la sua scarcerazione".

Il Vietnam rilascerà 5.352 prigionieri il prossimo 2 settembre nel corso di un'amnistia presidenziale decisa per commemorare la data in cui il leader rivoluzionario Ho Chi Minh ha dichiarato l'indipendenza del Paese dalla Francia, nel 1945.