Card. Darmaatmadja: "Combattere l'influenza negativa del denaro nella società"
di Benteng Reges

L'arcivescovo di Jakarta ha sottolineato la decadenza morale che deriva dalla brama di denaro e di potere ed ha invitato i cattolici indonesiani a farsi portabandiera di una morale e di un comportamento sociale soggetto alle leggi dell'etica.


Bali (AsiaNews) – Il denaro e la sua disperata ricerca "colpiscono con forza ed in profondità ogni aspetto della vita umana, ogni giorno" e la popolazione "deve essere consapevole di quanto sia radicato e pericoloso questo fenomeno, che ha preso piede anche fra i cattolici indonesiani". Con queste parole l'arcivescovo di Jakarta, il cardinale gesuita Julius Darmaatmadja, ha aperto ieri il suo intervento davanti a centinaia di fedeli riuniti in un'assemblea speciale che si è tenuta a Denpasar, a Bali, in occasione di un incontro pastorale.

Il porporato ha denunciato come "gli indonesiani, anche i cattolici, vengano influenzati con facilità dal denaro, dal potere e dalla posizione sociale. E' questo che porta le persone a credere in valori che non si basano sulle nostre attitudini morali o culturali".

Il cardinale, presidente della Conferenza episcopale nazionale, ha poi ricordato che questa "decadenza morale è un problema molto serio, che dobbiamo affrontare giorno per giorno. I suoi effetti più immediati sono davanti agli occhi di tutti: la corruzione, presente in ogni strato sociale. Per questo io mi chiedo: abbiamo ancora valori morali? Siamo persone civilizzate?".

"La popolazione – ha aggiunto – ha dei beni primari che devono essere i principi fondamentali della sua vita: vi sono i valori religiosi, la grande cultura e la Pancasila [i cinque principi base della nazione ndr]. Il benessere globale può nascere da questi valori, che però vengono attaccati in molti modi".

Il prelato ha poi sottolineato la sua preoccupazione per la mancanza di compassione. "Diveniamo sempre più egoisti ed atteggiamenti materialistici sono evidenti dappertutto. Le persone sono sempre di più pronte a ferirsi le une con le altre solo per avere più influenza sociale o un avanzamento di carriera".

In questa ottica, "vi è un urgente bisogno di un nuovo approccio a tutta la questione. Questo si può trovare, se i cattolici divengono i portabandiera di questa idea. Dobbiamo rilanciare una morale ed un tipo di comportamento che siano etici".