Astana, in preparazione una roadmap interreligiosa per fermare il fondamentalismo
di Joseph Masilamany

Ultimo giorno di lavoro per il secondo Congresso dei leader delle religioni mondiali che si svolge nella capitale kazaka. Il patriarca ecumenico Bartolomeo invita ad insegnare il valore del rispetto e della riconciliazione in ogni luogo di culto.


Astana (AsiaNews) – Una "roadmap" costruita dai leader delle maggiori religioni mondiali che possa promuovere la sicurezza internazionale e fermare il fondamentalismo e le violenze interreligiose che ne derivano.

E' questo l'obiettivo previsto per l'ultimo giorno dei lavori del secondo Congresso dei leader delle religioni mondiali che ha come scopo la promozione dell'armonia e del dialogo interreligioso.

Il patriarca ecumenico ortodosso Bartolomeo I ha sottolineato nel corso del suo intervento che "la guerra fra le religioni fa emergere il lato peggiore di ognuno di noi".

"Il fanatismo religioso – ha aggiunto - è uno degli aspetti più spinosi del problema ed è su questo punto che i nostri sforzi devono convergere, se vogliamo che il mondo cambi in meglio".

Il patriarca ha poi chiesto alle 43 delegazioni presenti – in rappresentanza delle comunità cristiane, musulmane, ebraiche, buddiste, taoiste, scintoiste ed indù – di "insegnare il valore del rispetto e della riconciliazione in ogni sinagoga, moschea chiesa e tempio del mondo".

I rappresentanti religiosi hanno voluto inoltre sottolineare il ruolo dell'educazione dei giovani, base della tolleranza e contributo fondamentale per la sicurezza globale.

Koichiro Matsuura, direttore generale dell'Organizzazione educativa, scientifica e culturale delle Nazioni Unite, ha poi lodato il Kazakhstan – la nazione ospitante – e l'ha definita "modello di coesistenza pacifica".