Dirottatori turchi vogliono fermare la visita del papa

Nuovo tentativo di bloccare la visita del pontefice in Turchia. Giornali turchi di oggi: Al Qaeda minaccia tutti i musulmani che oseranno incontrare Benedetto XVI. Il dirottamento sembra essersi concluso alle 20.30 (ora di Roma).


Ankara (AsiaNews) – Un aereo turco che doveva volare da Tirana a Istanbul, è stato sequestrato e costretto ad atterrare a Brindisi. I dirottatori hanno affermato di non essere violenti e di voler consegnare un messaggio al papa, in apparente protesta contro di lui.

Secondo la televisione turca i  sequestratori sono due e volevano protestare contro la visita del pontefice in Turchia, che si svolgerà alla fine di novembre.

Il dirottamento si è concluso la sera verso le 20.30 quando i due si sono consegnati alla polizia chiedendo asilo politico. Uno di loro ha perfino chiesto scusa ai passeggeri. Le informazioni rimangono confuse e contraddittorie. Durante il dirottamento una personalità politica albanese che viaggiava sull'aereo, ha potuto parlare al telefono comunicando a giornalisti la situazione. Intanto la televisione turca, basandosi su non precisate "fonti anonime" ha continuato a sostenere l'idea del gesto in sfida al viaggio papale.

Sembra addirittura che uno dei dirottatori sia cristiano – un convertito? – che voleva che il papa lo aiutasse a non fare il servizio militare in Turchia.  Il che sarebbe una nuova spinta al nazionalismo turco, che accusa i cristiani di proselitismo e di non amore alla nazione.

Mentre si aspetta la visita di Benedetto XVI in Turchia, su invito del patriarca ecumenico di Costantinopoli e del governo turco, nel Paese crescono le polemiche nazionaliste e fondamentaliste in opposizione alla visita del pontefice. Fonti di AsiaNews affermano che oggi su tutti i giornali turchi è stata riportato un messaggio di Al Qaeda, che minaccia di morte tutti i musulmani turchi che oseranno avvicinarsi al papa o parteciperanno ai suoi incontri.

Nelle scorse settimane è stato pubblicato un libro dal titolo significativo: "Attacco al papa - Chi ucciderà Benedetto XVI a Istanbul?". Le minacce e le violenze sferrate contro sacerdoti e chiese cattoliche sono segno della tensione in una Turchia che lentamente passa da una predicata laicità a un nazionalismo che coniuga l'identità fra "turco" e "musulmano".

I nazionalisti islamici turchi definiscono un "tradimento dell'Islam" l'accoglienza al papa e l'entrata della Turchia in Europa.