Asia, 78 milioni di persone vivono in povertà per aver pagato le proprie cure

Secondo uno studio fatto da un gruppo internazionale di studiosi di economia e medicina, il costo di terapie e medicine costringe una parte della popolazione asiatica a vivere con meno di un dollaro al giorno.


Manila (AsiaNews) – Un gruppo internazionale di esperti ha stimato che oltre 78 milioni di asiatici vivono in povertà "solo a causa degli alti costi delle cure mediche, in molti Paesi al di sopra delle possibilità dei cittadini medi".

Secondo il gruppo, composto da studiosi di economia e medicina, sono molti i Paesi che non forniscono assicurazioni sanitarie alla popolazione: di conseguenza, il costo medio di una cura medica sale e, abbinato al prezzo dei medicinali, costringe milioni di persone a vivere con meno di un dollaro al giorno.
Per il dr. Eddy van Doorslaer, ricercatore dell'Università Erasmus di Rotterdam, "se contiamo il numero di coloro che pagano di tasca propria il prezzo di ogni cura medica che deve sostenere, i dati della Banca mondiale (che stimano in 585 milioni i poveri fra gli asiatici orientali) aumentano di molto".

Secondo i dati della Banca, presentati nelle Filippine il 18 settembre scorso, di questi 585 milioni, 375 sono cinesi, 100 indonesiani, 40 vietnamiti, 35 filippini ed i rimanenti sparsi per il resto della zona. Con questo parametro, il 41,9 % della popolazione filippina è considerata povera: il dato rappresenta comunque un calo rispetto al 2000, quando la percentuale era pari al 47,2 %.

I dati aggiornati si basano sul costo medio delle spese mediche calcolato su terapie comuni.

Per il medico olandese, "è una brutta sorpresa l'aver scoperto che tutta questa gente non riceve alcun aiuto per sostenere le proprie terapie".

Lo studio evidenza che la situazione migliore si vive in Indonesia, seguita da Thailandia e Malaysia: molto peggio per i cittadini di Bangladesh, Cina, India, Nepal e Vietnam. "In questi Paesi – sottolinea il medico – oltre il 60 % dei proventi totali dell'industria medica proviene dalle tasche dei cittadini".