Commissione Usa avverte sul "pericolo islamico" in Bangladesh

In un rapporto pubblicato ieri da un organismo indipendente, le preoccupazioni per l'aumento della militanza islamica e le violenze contro le minoranze. Intanto il Paese si avvicina alle elezioni generali.


Washington (AsiaNews/Agenzie) – Una commissione indipendente Usa sulla libertà religiosa esprime preoccupazione per l'aumento del fondamentalismo islamico e delle violenze verso le minoranze in Bangladesh.

Felice Gaer, presidente della Commissione statunitense sulla libertà religiosa internazionale – un'agenzia federale bipartisan – ritiene che il Paese asiatico potrebbe essere un esempio per le altre emergenti democrazie a maggioranza musulmana, ma avverte allo stesso tempo che ad oggi "questo modello è in pericolo". La Gaer sostiene che in Bangladesh è in corso "una crescita della militanza islamica, mentre le autorità non riescono a perseguire i responsabili di atti violenti condotti contro individui, organizzazioni e attività ritenute non-islamiche".

In un rapporto pubblicato ieri, la Commissione chiede al presidente George W Bush di assicurare che il governo di tecnici, che a breve assumerà il potere in Bangladesh fino alle elezioni generali del 2007, abbia tutti i mezzi necessari per evitare possibili violenze prima e dopo l'appuntamento elettorale. Il rapporto inoltre raccomanda a Dhaka di prendere tutte le misure per promuovere i diritti umani universali, come la libertà religiosa.

Le ultime elezioni del 2001 - ricorda la Commissione - sono state segnate da forti scontri, di cui il maggior numero di vittime registrate è indù, la minoranza religiosa più consistente nel Paese. Alle consultazioni elettorali aveva vinto un'alleanza politica che, oggi al potere, conta nelle sue fila alcuni partiti di ispirazione religiosa. Uno di questi, il Jamaat-e-Islami Bangladesh ha nel suo programma l'instaurazione di uno Stato islamico e l'introduzione della sharia.