Religioso saudita allarmato da possibili conversioni di sunniti allo sciismo

A preoccupare è la "sudditanza" verso lo sciismo che in numerosi sunniti hanno creato i successi di Hezbollah e le manovre di Teheran, presente in Iraq con i suoi servizi di intelligence e massiccio sostegno economico dei gruppi sciiti.


Dubai (AsiaNews) – La "vittoriosa" resistenza di Hezbollah contro l'esercito israeliano in Libano e la crescita dell'influenza dell'Iran in Medio Oriente, e soprattutto in Iraq, stanno provocando una "sudditanza" di sunniti verso lo sciismo, tanto da provocare in ambienti nel mondo sunnita la preoccupazione di  possibili "conversioni", ed anche accuse contro Teheran. Le ha lanciate un dignitario religioso saudita, Salman al-Awda. Intervistato da Al Jazeera, al-Awda ha sostenuto che l'Iran sta sfruttando la situazione.

"La presenza politica di gruppi sciiti in Iraq e dopo il conflitto tra Hezbollah ed Israele in Libano, numerosi sunniti hanno concepito una forma di vassallaggio" che, a suo parere "potrebbe divenire un terreno fertile che potrebbe essere sfruttato offrendo denaro o lavoro e incoraggiando le persone a passare dalla fede sunnita a quella sciita".

Ciò, a suo avviso, vale in particolare per l'Iraq, a causa dell'aiuto che Teheran porta agli sciiti. "L'Iran – ha sostenuto al Awada – interferisce deliberatamente negli affari iracheni. Esistono documenti e prove. Grosse somme di denaro sono immesse nel Paese", nel quale esiste "una forte presenza dei servizi iraniani, senza parlare del peso morale sui gruppi sciiti".

Tale situazione "ha portato ad un significativo cambiamento dell'equilibrio dei poteri ed ha incoraggiato gli squadroni della morte a procedere alla pulizia etnica" contro i sunniti iracheni.