Hwang, cellule di mammut comprate dalla mafia russa con i soldi dello Stato

Si è aperta ieri a Seoul la fase difensiva del processo contro Hwang Woo-suk, il falso clonatore di cellule staminali, sotto accusa per frode ed appropriazione indebita di fondi pubblici. Il veterinario ha ammesso che la mafia lo ha aiutato nei suoi esperimenti, ma non ha spiegato come.


Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Il "pioniere della clonazione" in disgrazia, il veterinario sudcoreano Hwang Woo-suk, ha ammesso ieri di aver usato i fondi stanziati dal suo governo per comprare dalla mafia russa alcuni campioni di tessuto di mammut, animali preistorici estinti da milioni di anni. Lo scienziato ha parlato nel corso del suo processo, che si tiene a Seoul.

Nel dibattimento processuale di ieri, che apriva la sua fase difensiva, lo scienziato ha detto di aver pagato la mafia russa per dei campioni di mammut, nel tentativo di clonarli. L'esperimento è stato ripetuto 3 volte, sempre senza successo. Hwang ha aggiunto che "alcuni dei fondi statali sono stati usati mentre ero in contatto con i mafiosi", ma non ha spiegato come i criminali lo abbiano aiutato ad ottenere i tessuti animali.

Il veterinario, un tempo "eroe nazionale", è caduto in disgrazia dopo che la comunità scientifica internazionale e l'Università della capitale sudcoreana hanno smascherato i risultati delle sue ricerche sulle cellule staminali embrionali, del tutto falsificati in laboratorio per dare l'impressione di essere riuscito a clonare cellule sane da malati affetti da patologie al momento incurabili.

Hwang era considerato uno dei più importanti studiosi al mondo in campo genetico. I risultati delle sue ricerche erano stati pubblicati nel 2004 e nel 2005 in due numeri dell'importante rivista scientifica statunitense Science. Il ricercatore affermava di aver creato linee di cellule staminali con la clonazione di embrioni umani.

Science ha tuttavia ritirato entrambi gli articoli dopo che la Seoul National University (Snu) ha reso noto che gli studi erano contraffatti, e che le cellule staminali non erano state create geneticamente ma provenivano da ovuli di donatrici.

Da maggio, Hwang si trova sotto processo per appropriazione indebita di fondi statali e privati per un valore di circa 2,8 miliardi di won [circa 2,5 milioni di euro ndr] e per aver comprato gli ovuli necessari alla sperimentazione, pratica che nel Paese è proibita dalla Legge sulla bioetica. Per questo motivo, il governo gli ha ritirato la licenza di ricercatore. Se ritenuto colpevole, rischia fino a tre anni di carcere.