Lotta alla corruzione e pace nel sud, la Thailandia del dopo golpe
di Weena Kowitwanij

In un incontro con la stampa estera il premier provvisorio ribadisce le linee guida del nuovo governo. Esclusa la divisione territoriale come soluzione alle violenze nelle province meridionali.


Bangkok (AsiaNews) – Lotta alla corruzione, ripristino dello Stato di diritto e una soluzione al conflitto nelle province del sud, che escluda la separazione territoriale. Sono le linee guida del nuovo governo ad interim thailandese così espresse dal suo primo ministro Surayud Chulanont. Il premier ha ribadito ieri gli obiettivi che perseguirà nel suo mandato in un incontro organizzato dal club della stampa estera in Thailandia.

Il governo provvisorio - sostiene Surayud - porterà avanti "drastiche riforme" per ripristinare lo Stato di diritto e sradicare la corruzione, che è diventata una "malattia nazionale". I ministri per primi – ha riferito il portavoce del premier – si impegneranno ad essere esempio positivo per la popolazione, inserendo nella nuova costituzione il rispetto di principi etici e morali tra i doveri della classe dirigente. La giunta militare, che da quasi due mesi guida il Paese, ha più volte giustificato il colpo di Stato incruento di settembre con il fatto che la corruzione dilagante nei cinque anni del governo Thaksin minava le fondamenta stesse della democrazia in Thailandia.

Altro tema caldo per il governo provvisorio è quello delle violenze nelle tre province del sud a maggioranza musulmana, dove la lotta per l'indipendenza da Bangkok si mescola ad interessi di bande criminali e di politici locali. Secondo Surayud, un ruolo chiave nella soluzione della crisi spetta ai giovani. Oggi infatti il premier incontrerà la gioventù e gli insegnanti di Yala per "esprime il sostegno" del potere centrale, "parlare dei problemi della zona e ricevere consigli". Su questo punto il premier si è detto risoluto a non accettare nessuna soluzione che preveda la divisone del Paese: "Tutti noi siamo thailandesi e dobbiamo provare a vivere insieme in modo pacifico".

Bangkok ha stanziato circa 7,9 milioni di dollari per costruire cinque scuole a Narathiwas, Pattani, Yala, Satul e Songkhala destinate a ragazzi orfani, emarginati e vittime delle violenze. I lavori saranno condotti dagli ingegneri dell'esercito, che si avvarranno della manodopera locale; gli edifici saranno pronti per il 12 agosto del prossimo anno. Ogni scuola, che avrà classi di livello elementare e medie, conterrà 810 studenti. Tra le materie obbligatorie la lingua yawe, un dialetto dei musulmani della zona, la lingua thai, il buddismo e l'islam.