Aceh si prepara alle prime elezioni dirette dopo la pace
di Mathias Hariyadi

Nella provincia indonesiana arrivano gli osservatori internazionali; le autorità garantiscono lo svolgimento pacifico dell'appuntamento elettorale, ma la popolazione teme possibili violenze.


Aceh (AsiaNews) – Ad Aceh, la provincia indonesiana tormentata da anni di guerra separatista e da catastrofi naturali, si avvicina una data storica. Il prossimo 11 dicembre si terranno le prime elezioni regionali dopo l'accordo di pace di Helsinki che nell'agosto 2005 ha messo fine a 25 anni di lotta tra i ribelli del Free Aceh Movement (GAM) e l'esercito indonesiano.

Con questo appuntamento elettorale la popolazione sceglierà il nuovo governatore, il suo vice e 19 tra reggenti e sindaci distrettuali. Jakarta ha stanziato un fondo speciale di 50 milioni di dollari per finanziare l'evento politico.

A supervisionare le elezioni sarà il Comitato elettorale indipendente di Aceh (KIP). Il ministro degli interni indonesiano Mohammad Ma'aruf ha riferito che il Comitato garantirà il rispetto di rigidi regolamenti in modo che non si verifichino lamentele di brogli da parte dei candidati sconfitti.

Ma'aruf, durante una visita a Banda Aceh, ha poi escluso la possibilità che l'alto numero di candidati in corsa possa generare conflitti: "Abbiamo preso misure preventive per limitare i rischi di violenze tra le singole fazioni politiche". Da parte sua il capo dell'esercito indonesiano, Djoko Suyanto, anch'egli in visita ad Aceh, ha promesso l'impegno dell'esercito nell'assicurare sicurezza e ordine come stipulato dal trattato di Helsinki.

Numerose Ong si sono dette fiduciose sul regolare e pacifico svolgimento delle elezioni di dicembre. Elly Sufahriady, direttore esecutivo della E-Card Community for Aceh Resources Development sostiene: "Abbiamo imparato dalle esperienze passate e crediamo veramente che non ci saranno più violenze ad Aceh e che gli ex ribelli non fermeranno il processo di pace".

Ma da alcuni recenti sondaggi sembra che la popolazione abbi altre sensazioni. Secondo un'indagine dell'International for Election Foundation System (IFES) dello scoro settembre-ottobre, il 55% di tutti gli abitanti della provincia hanno espresso preoccupazione per possibili violenze nel periodo delle elezioni.

Rakesh Sharma, ricercatore dell'IFES, spiega che le parti in gioco sono diverse: i fedeli dei singoli partiti politici, le fazioni anti-separatiste, le forze di sicurezza, gli ex membri del GAM. Le zone più a rischio sono quelle di Aceh centrale e sud occidentale, come pure Gayo Luwes e Benar Meriah, dove ancora serpeggiano movimenti separasti.

Ad ogni modo nella provincia è già arrivata la Missione di monitoraggio dell'Unione Europea, che lavorerà in modo indipendente e farà rapporto di ogni possibile violazione degli accordi di pace. Oltre agli osservatori internazionali da UE, Giappone e Asean il governo e la KIP hanno invitato agenzie locali a monitorare il delicato appuntamento.