Pechino e Mosca firmano nuovi accordi energetici

Firmati a Pechino accordi di collaborazione in campo energetico, commerciale e per i viaggi spaziali. I rapporti più stretti tra le due potenze potrebbero significare la nascita di un nuovo asse capace di attrarre altri Stati.


Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Il premier russo Mikhail Fradkov ha incontrato ieri il presidente cinese Hu Jintao ed altri leader comunisti per parlare soprattutto della questione energetica e trovare un accordo soddisfacente per entrambe le parti sulla fornitura di petrolio ed energia nucleare.

Fradkov è arrivato il 9 novembre e si è subito incontrato con il premier Wen Jiabao, in un colloquio che Wen ha definito "amichevole e franco". Hanno partecipato alla cerimonia di chiusura per "L'anno della Russia in Cina" e hanno firmato accordi di cooperazione commerciale, tecnologica e finanziaria, sia nel settore energetico che automobilistico che spaziale.

E' prevista la collaborazione tra il colosso petrolifero russo Rosneft e la cinese China National Petroleum Corporation. Sergei Bogdanchikov, capo esecutivo della Rosneft per l'Asia Pacifico, prevede che la società fornirà alla Cina 20 milioni di tonnellate di petrolio nel 2007, rispetto ai 7 milioni attuali. E' anche in progetto un oleodotto trans-siberiano per portare in Cina 30 milioni di tonnellate di greggio (circa 219 milioni di barili) l'anno. Mosca vuole trovare altri mercati per il suo greggio e da tempo Pechino compete con Tokyo per accaparrarsi le forniture russe. Già quest'anno la Russia fornirà a Pechino 11 milioni di tonnellate (81 milioni di barili) di greggio, tramite la ferrovia della Siberia orientale. E' stata inoltre decisa la collaborazione tra l'Agenzia federale russa per l'energia atomica e il Comitato cinese per la scienza difensiva, la tecnologia e l'industria di difesa, per l'uso pacifico dell'energia nucleare. La collaborazione avverrà anche in missioni spaziali robotiche verso la Luna e Marte.

Previsti ulteriori accordi che porteranno l'esportazione di elettricità dalla Russia alla Cina a 60 miliardi di kilowatt l'ora (kwh). L'energia sarà prodotta da impianti a carbone da costruire lungo il confine tra i due Stati, alimentati con il carbone russo.

In crescita i generali scambi commerciali tra i due Paesi, che il vice premier russo Aleksandr Zhukov prevede giungano a 60 miliardi di dollari Usa entro il 2010 (sono stati di 29 miliardi nel 2005). Gi investimenti cinesi in Russia sono previsti aumentare fino a 12 miliardi di dollari nel 2020. Altri previsti accordi riguarderanno i prodotti minerari e la creazione di una fabbrica di automobili.

Analisti osservano che, al di là dell'oggettivo valore degli accordi, da tempo la Russia guarda ad Oriente quale settore di collaborazione alternativo all'Europa, mentre la Cina ha interesse alle ricche fonti energetiche russe e del Caucaso. Una stretta collaborazione Sino-russa potrebbe coinvolgere altri Stati della zona, come quelli caucasici, alcuni dei quali già parner privilegiati di Russia e Cina tramite la Shanghai Cooperation Organization.