Nepal, festa nazionale per la firma del Trattato di pace
di Prakash Dubey

Siglato nella tarda serata di ieri dal primo ministro e dal leader dei ribelli maoisti, il documento prevede la smilitarizzazione ed il cessate-il-fuoco. Popolazione per le strade, soddisfazione dal mondo politico.


Kakadvitta (AsiaNews) – Il Nepal è in festa per la firma del Trattato di pace nazionale, siglato nella tarda serata di ieri a Kathmandu dal primo ministro Koirala e dal leader dei ribelli maoisti, Prachanda. Subito dopo l'annuncio della firma, la popolazione è scesa nelle strade ed ha manifestato tutta la notte per celebrare la fine di una guerra civile che durava da quasi 10 anni.

Il capo del governo ha dichiarato che "la nazione deve muoversi verso la pace e la prosperità tramite un processo di riconciliazione lontano da violenza e terrore. Alcuni mi avevano detto che i miei sforzi per ricondurre i maoisti al dialogo sarebbero stati inutili, ma ho sempre creduto che la responsabilità primaria della politica sia quella di democratizzare ogni forza in campo. Ora posso dire di aver avuto successo".

Per Prachanda "finisce qui la lotta decennale contro l'autocrazia. Il Nepal, patria di Buddha, ha una volta di più dimostrato come si possa trovare la pace nel mondo. Ci siamo arrivati nonostante i pregiudizi di alcune nazioni sviluppate, che non volevano vedere questa firma".

Il leader ribelle si è poi impegnato "a contrastare ogni elemento reazionario contrario alla pace" ed ha dichiarato "la totale disponibilità della sua fazione a collaborare per un futuro comune e prospero".

Il Trattato, diviso in 10 punti, prevede: cessate-il-fuoco permanente, interruzione del reclutamento, confino per le truppe regolari e ribelli in campi sorvegliati dalle Nazioni Unite, smilitarizzazione ed ingresso dei ribelli nel processo politico multi-partitico.

Per Norbert Rai, attivista cristiano, questo documento "è un simbolo unico di pace e democrazia. Se le parti rimangono fedeli ai punti previsti, il Nepal risorgerà".