Nazionalisti turchi occupano Santa Sofia per protesta contro il Papa

Un partito islamico annuncia una grande manifestazione di protesta per domenica prossima.


Ankara (AsiaNews) – I nazionalisti islamici turchi cominciano a manifestare contro la visita di Benedetto XVI in Turchia. Il partito Saadet ha annunciate una grande manifestazione per domenica, a Istanbul ed oggi un gruppo di persone - 40 secondo alcune fonti, 120 per altre - ha occupato Santa Sofia, uno dei luoghi nei quali dovrebbe recarsi il Papa durante il suo viaggio.

Santa Sofia, fino al XV secolo la più grande chiesa dell'oriente cristiano, poi trasformata in moschea, è ora un museo, ma il suo valore simbolico resta immutato. Fin dall'annuncio della visita papale, i nazionalisti islamici avevano contestato proprio quella tappa del viaggio, temendo che Benedetto XVI si possa mettere a pregare.

Dal canto suo il Saadet, piccolo partito che alle ultime elezioni ha ottenuto poco più dell'1% dei voti, ha annunciato che domenica porterà in piazza "un milione di persone". Per la manifestazione sono stati però prenotati solo 2mila pullman. Secondo quanto dichiarato dal presidente dello stesso partito, Osman Yumakogullari, l'opposizione alla visita papale è dovuta alle affermazioni contenute nel discorso di Regensburg.

Il partito Saadet (della Felicità), è uno dei due nati dalla scissione del Fazilet (Partito della Virtù) , l'altro è l'Akp (Partito Giustizia e Sviluppo) dell'attuale primo ministro Tayyip Erdogan.

Oggi infine, il portavoce del Ministero degli esteri, Namik Tan, ha negato che il premier Erdogan ed il ministro degli esteri Gul stiano "fuggendo" dalla Turchia per non incontrare il Papa. "Siamo consci – ha detto – dell'importanza della visita di Benedetto XVI e il Vaticano già sapeva che i responsabili del governo turco sarebbero stati all'estero durante il viaggio del Papa", a causa di un vertice della Nato.