Jiangsu: nuova ordinazione episcopale senza approvazione della Santa Sede

Avverrà il 30 novembre. Il candidato è stato scelto con il "metodo democratico" per la sua timidezza verso il governo. Il Vaticano è costernato e si chiede quale interesse ha la Cina nel procedere a una nuova crisi.


Roma (AsiaNews) – Una ordinazione episcopale illecita [senza l'approvazione della Santa Sede] sarà condotta nella città di Xuzhou (nel Jiangsu, Cina centro-orientale) il prossimo 30 novembre. La nuova ordinazione sembra rimettere in crisi la "tregua" fra Cina e Vaticano stabilita alcuni mesi fa.

Fonti locali di Xuzhou hanno confermato ad AsiaNews che il 30 novembre alle 8 di mattina, p. Wang Renlei, vicario generale della diocesi, sarà ordinato vescovo in una cerimonia presieduta dall'attuale vescovo della diocesi, mons. Qian Yurong. Questi è uno dei pochi vescovi della Chiesa ufficiale non in comunione con la Santa Sede, non riconciliato con il Papa e molto noto per le sue posizioni filo-governative. Il candidato p. Wang, ordinato prete nel '96, è conosciuto come una persona bonaria, ma molto timido verso il governo.

Le fonti di AsiaNews affermano che Wang è stato eletto più di una settimana fa secondo "il metodo democratico", in una riunione avvenuta in un albergo della città. I sacerdoti della diocesi – 8 -  han cercato di spingere verso un prete più deciso e coraggioso nel difendere la libertà della Chiesa, ma "tutto era già stato deciso anzitempo dai funzionari dell'Ufficio affari religiosi".

Ieri , domenica, durante le messe in cattedrale, i fedeli di Xuzhou sono stati invitati all'ordinazione illecita. Tutti coloro che vogliono partecipare al rito devono registrarsi, dato che i posti sono limitati a circa 500.

Voci non verificate affermano che "da Pechino" giungeranno altri due vescovi per partecipare alla cerimonia. Secondo indiscrezioni, le autorità governative hanno promesso di dare alla diocesi 6 milioni di yuan (circa 600 mila euro) per coprire le spese dell'ordinazione. L'ingente somma – enorme per una diocesi di 20 mila fedeli – verrà forse utilizzata per altre opere della diocesi.

Personalità vaticane sono "costernate" alla notizia, che rischia di dare un nuovo colpo mortale nel dialogo fra Santa Sede e Cina.

Alcuni mesi fa l'Associazione Patriottica e l'Ufficio affari religiosi hanno proceduto a una serie di ordinazioni senza il permesso della Santa Sede. Il Vaticano ha criticato aspramente il gesto come "una grave violazione della libertà religiosa". L'ondata di critiche internazionali contro il gesto della Cina e il viaggio di una delegazione vaticana a Pechino – lo scorso giugno – sembravano aver fatto rientrare la crisi.

Personalità vaticane hanno detto ad AsiaNews che essi sperano che "l'ordinazione venga sospesa. Che interesse può avere il governo cinese nel procedere a questo nuovo gesto di offesa verso il papa e la Chiesa?".

Secondo fonti di AsiaNews, l'Associazione Patriottica sta cercando di ordinare decine di vescovi senza l'approvazione della Santa Sede, allo scopo di distruggere tutto il lavoro di riconciliazione fra Chiesa cinese e papa, avvenuto fino ad ora. Oltre l'80% dei vescovi cinesi della Chiesa ufficiali sono infatti ormai riconciliati con il papa.