Il governo indiano risarcirà le vittime del massacro del Gujarat
di Nirmala Carvalho

New Delhi distribuirà 700 mila rupie alle 5 mila famiglie sfollate che vivono ancora bisognose di tutto. Attivisti per i diritti umani accolgono con favore la decisione, contestata però  dal governo locale.


Mumbai (AsiaNews) – Il governo dell'Unione indiana ricompenserà le famiglie delle vittime delle violenze del 2002 in Gujarat con 700 mila rupie ciascuna. Un gruppo di lavoro composto da membri del Ministero degli Interni visiterà lo Stato per pianificare la riabilitazione.

La decisione ha suscitato la protesta del Chief Minister del Gujarat, Narendar Modi, secondo cui il governo ora deve la stessa cifra anche a tutte le altre vittime di rivolte e attentati nel Paese. Attivisti per i diritti umani accolgono, invece, con favore la direttiva di New Delhi e accusano Modi di strumentalizzare la sofferenza della sua gente per la propria campagna elettorale.

Da 4 anni, circa 5 mila famiglie vivono in campi di soccorso dopo essere state costrette alla fuga nel 2002, quando un conflitto di stampo etnico religioso ha sconvolto il Gujarat; il bilancio è stato di mille morti, in gran parte musulmani. Le violenze sono scoppiate dopo che 60 indù sono morti nell'attacco a un treno nella città di Godhra da parte di un presunto gruppo islamico. A marzo dell'anno scorso, una Commissione federale d'indagine sul rogo al treno ha, però, scagionato la comunità musulmana da ogni responsabilità.

La decisone del governo, guidato dal partito Congress, ha fornito il pretesto al nazionalista Modi, del Bharatiya Janata Party (Bjp), di attaccare i rivali politici senza ricordare il suo atteggiamento contraddittorio sulla questione. Il Chief Minister ha attaccato New Delhi definendo i risarcimenti alle vittime del Gujarat una discriminazione nei confronti delle persone colpite da altre violenze. Per questo ha chiesto lo stesso risarcimento anche per le vittime delle proteste anti-sik del 1984.

Il gesuita Cedrick Prakash - direttore di Prashant, Centro che si occupa di diritti umani, giustizia e pace - vede nelle parole di Modi solo "propaganda in vista delle elezioni del prossimo anno". "La reazione di Modi – continua l'attivista – è segno di quanto poco egli tenga al bene dei suoi cittadini".

A fine ottobre la Commissione nazionale per le minoranze (Nmc) in India aveva condannato il governo del Gujarat per non avere ancora provveduto a risarcire le vittime delle violenze di Godhra. In quell'occasione Modi aveva promesso di fare il possibile per aiutare le famiglie sfollate e in difficoltà. Salvo fare subito un passo indietro, dichiarando poco tempo dopo, che quelle persone non avevano bisogno di nessun risarcimento.