Sfollati della diga sullo Yangtze manifestano contro la corruzione
I dirigenti comunisti avrebbero usato i soldi stanziati dal governo per pagare gli studi all'estero dei loro figli. Prevista per domani una grande manifestazione di protesta.

Zigui (AsiaNews/Agenzie) – Un folto gruppo di abitanti dell'Hubei hanno deciso di manifestare domani davanti agli uffici governativi di Zigui per denunciare la corruzione dei capi locali. Nel piano di riassetto della diga delle Tre Gole, il governo ha requisito le terre dei contadini in cambio di un risarcimento in denaro. Finora però gli abitanti hanno ricevuto solo un'infima parte dei risarcimenti , che sono stati incamerati dai funzionari locali.

Uno degli abitanti ha dichiarato che alla manifestazione sono attese “diverse centinaia di persone”, che “vogliono protestare contro questa situazione”.

I residenti della contea spiegano che avrebbero dovuto ricevere 38mila yuan come risarcimento una tantum per l’esproprio dei loro terreni, necessari alla costruzione della diga. Lo stanziamento di fondi è stato poi approvato da una legge del 1995, ma fino ad oggi gli abitanti di Zigui hanno visto solo 5mila yuan.

Inoltre, l’accordo con il governo prevede un mensile di 600 yuan per ogni abitante fino al 2026: in totale, quindi, Pechino ha fornito al governo locale 50mila yuan per ogni cittadino, che però non ha ricevuto praticamente nulla.

Secondo i manifestanti “gli ufficiali di pubblica sicurezza hanno paura della dimostrazione di domani ed hanno persino seguito qualcuno di noi. Eppure, noi dobbiamo far sentire la nostra voce perché, senza quei soldi, avremo dei seri problemi a sopravvivere”.

Nell’ultima settimana, alcuni residenti hanno parlato con i funzionari locali che hanno “ipotizzato” di poter “eventualmente” elargire il mensile. Secondo alcuni di loro, i soldi sono stati usati per pagare l’istruzione all’estero dei figli dei dirigenti comunisti.

La diga delle Tre Gole, che sorge sul fiume Yangtze, è il più grande progetto idroelettrico del mondo. Nel momento in cui entrerà in funzione, nel 2008, sarà in grado di dare energia ad un territorio pari a 2 volte l’Italia.

Secondo alcuni attivisti per i diritti umani, questo risultato è stato ottenuto “cacciando dalla propria terra quasi 1,5 milioni di persone”.