Sfeir : è ora di metter fine al sit-in di Hezbollah a Beirut
Grande attenzione per la visita di Assad a Mosca: con Putin si parlerà delle vie d’uscita dalla crisi mediorientale ed anche del tribunale internazionale per l’assassinio di Hariri.
Beirut (AsiaNews) – E’ ora di mettere fine al sit-in dell’opposizione che blocca il centro di Beirut dallo scorso primo dicembre, perché è nocivo per l’economia, ed alle manifestazioni “non controllate”, che accadono nel corso dello stesso sit-in, perché “possono rappresentare un pericolo per la famiglia”. Alla vigilia del ritorno del segretario della Lega araba, Amr Moussa, a Beirut, il patriarca maronita, Nasrallah Sfeir, ha espresso la sua contrarietà al proseguimento di una protesta che sta danneggiando la già provata economia del Paese.
Oltre che sugli sviluppi interni della situazione – ieri nello Chouf ci sono state due manifestazioni a favore del governo - l’attenzione è oggi puntata sulla visita del presidente siriano Bashar al Assad a Mosca, che è sulle prime pagine dei quotidiani libanesi. Si sottolinea che Assad arriva da Putin tre giorni dopo l’incontro che il presidente russo ha avuto con il capo del governo libanese, Fouad Siniora. Ufficialmente dedicato “alla difficile situazione del Medio Oriente ed ai modi per superare la crisi”, l’incontro tra Assad e Putin, secondo Evgeny Posukhov, un diplomatico russo a Damasco, ha obiettivi più politici che economici. Secondo fonti libanesi, si dovrebbe anche affrontare la questione del tribunale internazionale – che Mosca ha appoggiato in sede Onu - che dovrebbe giudicare i responsabili dell’assassinio dell’ex premier libanese, Rafic Hariri, e degli altri crimini politici avvenuti dal 2004 nel Paese dei Cedri. Riserve di vario genere sulla formazione del tribunale sono state espresse, a Beirut, dai gruppi filosiriani, compreso il presidente della Repubblica, Emile Lahoud. Lo stesso Lahoud, ieri, si è espresso a favore di una candidatura alla massima carica dello Stato da parte di Michel Aoun, leader cristiano, alleato di Hezbollah. Lahoud ha esortato Aoun a rimanere “saldo” nelle sue posizione. “Appoggio l’opposizione – ha detto ancora in un’intervista alla televisione Al-Aalam – perché ha valori politici che condivido”.
Tornando al card. Sfeir, ieri, al termine della messa domenicale, dedicata alla famiglia, ha messo in guardia contro “riunioni miste non controllate” che si formano in occasione del sit-in. “Ci hanno detto – ha aggiunto – che alcuni partecipanti al sit-in hanno vietato alle loro figlie di passare la notte in centro; ecco chi è saggio”. “In ogni caso - ha detto ancora – è tempo di mettere fine a questa situazione nociva, in particolare per l’economia del Paese. I responsabili di queste manifestazioni – ha chiesto poi – hanno dimenticato che le famiglie sono ormai in una grandissima crisi?”. “Noi preghiamo – ha concluso – per il successo dei mediatori ed il ritorno della normalità”.