A Shanghai una clinica materna con tennis e golf, ma per una migrante solo la strada
Una suite di lusso costerà 9880 yuan al giorno e molte stanze sono già prenotate. Intanto il governo locale dà un sussidio annuo di 50 yuan ai bambini malati.

Shanghai (AsiaNews/Agenzie) – Un lussuoso ospedale per le nuove mamme sarà aperto a Shanghai durante il periodo natalizio, dotato di campo da tennis e piscina. Intanto una settimana fa una donna migrante ha dato alla luce la figlia nella strada.

Il nuovo ospedale, nel distretto di Putuo, darà gli stessi servizi di un hotel a cinque stelle. Oltre a primari servizi medici, comprende campo da tennis, piscina, una palestra per ginnastica yoga e un corso di golf. Ci saranno corsi per insegnare alle neo mamme come prendersi cura dei bambini e come mantenersi in forma e ben curate. La suite presidenziale costerà 9.880 yuan (1.263 dollari Usa) al giorno, ma le stanze normali saranno intorno a 1.300 yuan (166 dollari).

L’iniziativa appare avere successo e Wang Yiliang, un dirigente dell’ospedale, ha detto che molte stanze sono già state prenotate da residenti, ma anche da persone di Hong Kong, Macao e Taiwan che ora vivono a Shanghai. Sta per iniziare l’anno del maiale, ritenuto favorevole alla maternità.

Nella Cina che sempre più vive le contraddizioni dei Paesi capitalisti, il 14 dicembre è stato celebrato il 10° anniversario del Fondo mutuo di sussidio per l’ospedalizzazione dei bambini di Shanghai. Il fondo, sostenuto dal governo locale, aiuta tutte le famiglie con bambini della scuola primaria e media, anche chi non è residente nella città, con un contributo che va da 50 (6,25 dollari) a 60 yuan annui per le spese mediche.

Intanto una settimana fa Cao Zhangjie, migrante dell’Anhui ora residente a Shanghai, ha partorito in una strada del distretto Minhang, dopo che era stata presa da doglie premature e che i parenti non erano riusciti a trovare un’autoambulanza o un taxi. Il marito ha detto che durante l’intera gravidanza non ha avuto alcun controllo ospedaliero.

Il sistema sanitario cinese costringe la maggior parte dei cittadini a pagarsi le cure mediche, dalle medicine al ricovero in ospedale. I fondi per i servizi medici, poi, sono sempre in diminuzione, costringendo gli ospedali ad “autofinanziarsi”. Così, spesso, aumentano il prezzo delle medicine, mentre per i pazienti assistiti da un’assicurazione sanitaria si offrono cure non necessarie, per ottenere il rimborso. Nel 2005 il Centro per lo sviluppo e la ricerca del Consiglio di Stato ha ammesso che “la riforma medica è fallita”, citando lo spreco di risorse e la contrazione dei servizi medici offerti a fronte dell’aumento della popolazione. Secondo il “Libro verde sulla salute”  del maggio 2006 dell’Accademia cinese delle scienze sociali, il sistema è inefficiente e non equo, con “mancanza di fondi pubblici, inadeguato controllo e interventi sbagliati del Governo in alcuni settori”.

Nel dicembre 2005 da un’indagine a cura del servizio sanitario è risultato che circa il 48,9% dei cinesi non va in ospedale quando sta male, perché le cure ospedaliere "sono troppo costose”.

La stessa indagine ha rivelato che il governo paga solo il 15% delle cure erogate (era il 39% nel 1986) e il 60% è pagato dagli stessi malati.

Ma gli ospedali privati sono un’attività redditizia, con oltre 200 strutture esistenti alla fine del 2005 e molte altre in progetto. Secondo David Wood, presidente del ChinaCare Group di Pechino specializzato nel settore medico ospedaliero, una clinica materna è un buon investimento. Infatti – dice Wood - mentre un ospedale normale richiede strutture mediche tra i 20 e i 30 milioni di dollari per 250-500 letti, un ospedale per la maternità può costare solo 3 milioni. (PB)