Musulmano pakistano fa volantinaggio a tappeto con gli auguri di Natale
di Qaiser Felix
Un giovane negoziante di Faisalabad ha tappezzato la città di auguri per la nascita di Cristo, il Salvatore cristiano. Nel Paese, le cerimonie natalizie si sono svolte senza alcun incidente.
Faisalabad (AsiaNews) – Il messaggio del Natale “è fatto di pace ed armonia sociale, proprio quello che desidero di più per il mio Paese. Per questo, l’ho festeggiato insieme ai miei amici cristiani ed ho tappezzato la città di auguri per la nascita di Cristo”.
 
Summer Adeel, 29 anni, ha un negozio a Warispura, famosa località di Faisalabad, ed è musulmano. Egli crede in Gesù come profeta ed ha voluto celebrarne la nascita con dei messaggi augurali che ha attaccato prima nel suo negozio, e poi per tutta la città.
 
Adeel spiega che “Cristo ha sempre predicato la pace e l’amore camminando a piedi in tante regioni della terra. Allo stesso modo, ho camminato per tutta la città attaccando messaggi di auguri natalizi per la nascita del Salvatore cristiano: è quello che posso offrire per questa festa”.
 
Per il giovane, “le religioni non devono essere fonte di discriminazione: io sono un essere umano ed in quanto tale ho milioni, miliardi di fratelli. Credo che tutti siamo uguali e dobbiamo essere trattati allo stesso modo”.
 
Eppure, “quando ho chiesto ad alcuni negozianti musulmani di fare come me ed attaccare messaggi augurali per il Natale, alcuni mi hanno buttato fuori ed insultato. L’ho fatto lo stesso, da solo, ed i cristiani di qui sono rimasti molto colpiti. Voglio fare i miei auguri ai cristiani di tutto il mondo”.
 
Nel Paese, nonostante l’alto grado di tensione dovuta alle minacce dei fondamentalisti, le cerimonie natalizie si sono svolte in tranquillità.
 
Shaukat Aziz, il primo ministro pakistano, ha tagliato il 25 dicembre una torta natalizia insieme ai deputati cristiani mentre Chaundhry Pervaiz Elahi, Chief Minister del Punjab, ha definito la comunità cristiana “al servizio della causa nazionale” e “molto impegnata nei settori di istruzione e sanità”.
 
Elahi, che ha parlato nel corso di una cerimonia natalizia, ha concluso: “Ognuno di noi deve impegnarsi per scoraggiare gli elementi estremisti: tutti i pakistani, anche i cristiani, devono lavorare insieme per il progresso della nazione, senza alcuna discriminazione ed in piena fratellanza”.
In Pakistan i cristiani e altre minoranze sono sottoposte a violenze, emarginazioni e uccisioni a causa della loro fede.